Il PAC Milano dedica la prima grande retrospettiva italiana al duo artistico Lovett/Codagnone. Un viaggio tra corpi queer, dissidenza e intimità politica, fino al 14 settembre.

Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano dedica la prima grande retrospettiva italiana al duo artistico Lovett/Codagnone, attivo dal 1995 fino alla scomparsa di Alessandro Codagnone nel 2019. La mostra, I Only Want You to Love Me, curata da Diego Sileo, sarà visitabile dal 4 luglio fino al 14 settembre 2025 e propone una ricca selezione di opere tra fotografia, video, installazioni e performance, per raccontare la forza estetica e politica della loro ricerca.

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Il percorso si apre con Love Vigilantes (2007), un paesaggio di specchi neri con citazioni di Hakim Bey (tratte da The Temporary Autonomous Zone, Ontological Anarchy, Poetic Terrorism) sull’amore come atto sovversivo, seguito da Stripped (2006), una bandiera americana nera simbolo di dissidenza. Il duo riflette su potere, identità e relazioni, anche attraverso opere come Make Anarchy and Disorder Your Trademarks (2012) e Truth Is Born of the Times, Not of Authority (2012), installazione sonora con filo spinato e testi di Brecht.

Lovett/Codagnone in mostra al PAC di Milano

Uno spazio – la terza sala – è dedicato all’America post-disco con Death Disko: Last Dance (2015) e alla serie fotografica After Roxy, immagini intime che celebrano relazioni non convenzionali. In Greetings (1996), gli artisti si autoritraggono in abiti leather/BDSM, rivendicando spazi per i corpi queer. L’opera neon I Only Want You to Love Me si ispira a Fassbinder e trasforma il bisogno d’amore in un gesto politico.

Altri lavori in mostra: Perfect Day (1998), dove un serpente divora un ratto in una riflessione sul dominio sulle note di Lou Reed, e I Didn’t Do It (1995), pubblicata anche sulla rivista Honcho, che sovverte i codici dell’erotismo e dell’arte istituzionale. In Darkness There Is No Sin (2025) ribalta i simboli luce/buio, mentre Ruined in a Day, NoLoveLost e XXX riflettono su comunicazione, fallimento e censura.

Chiudono la mostra Drift (2012), serie fotografica urbana in formato billboard, e For You, performance su un coltello a doppia lama, dove amore e rischio coincidono. Presente anche il documentario Opening (2001), dedicato ai photo album del duo.

In dialogo con la retrospettiva, la Project Room del PAC ospita Matrimoni imperfetti, mostra d’archivio sulla Galleria Emi Fontana (1992–2009), attraverso materiali che evocano lo spirito di un luogo cruciale per l’arte italiana, attento a femminismo, ecologia e sperimentazione sociale.

Il Public Program include una rassegna di film dedicata a Fassbinder (2–30 luglio), il documentario Emi’s Movie (4 luglio) e la performance teatrale Se si ha l’amore in corpo non serve giocare al flipper (9 luglio), omaggio al regista tedesco.

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I Only Want You to Love Me è una mostra da attraversare lentamente: un invito a ripensare amore, potere e libertà attraverso lo sguardo radicale di due artisti che hanno fatto del dissenso una forma poetica.

Informazioni

Sito: pacmilano.it
via Palestro 14 – Milano

Orari
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10 – 19:30
Giovedì 10 – 22:30
Lunedì chiuso
Aperto il 15 agosto
 
Biglietti
Intero € 8 / ridotto da € 6,50 a € 4

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