‘Otras montañas’: residenze artistiche, ricerca e conservazione a Venezia

Per il 10° anniversario del programma The Current, TBA21–Academy presenta otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua [altre montagne, dissolte sotto l’acqua], una mostra che animerà Ocean Space, nella ex Chiesa di San Lorenzo a Venezia, fino al 2 novembre 2025. Diretta dalla curatrice dominicana Yina Jiménez Suriel, l’esposizione riunisce commissioni inedite di Nadia Huggins (Trinidad e Tobago) e Tessa Mars (Haiti), con video, sculture e dipinti site-specific.

Il progetto esplora, in particolare, l’improvvisazione~freestyle come strategia per sfidare visioni terrestri ed estrattiviste, promuovendo sistemi alternativi di supporto alla vita. E invita a riflettere su percezione, potere e trasformazione attraverso le opere di Huggins e Mars, artiste caraibiche.

Le opere di Huggins Mars

L’installazione video A shipwreck is not a wreck (2025) di Huggins immerge i visitatori nello scheletro di un relitto. Qui corpi, rocce e coralli evocano un tempo profondo, sfidando i confini artificiali della percezione umana. Sott’acqua, il galleggiamento ridefinisce l’orientamento corporeo, aprendo a nuovi modi di essere.

Mars, con a call to the ocean (2025), presenta invece un’installazione pittorica con figure “risvegliate” in uno spazio ibrido di montagne sommerse, esplorando l’improvvisazione come resistenza ciclica al potere. Jiménez Suriel spiega: “L’improvvisazione~freestyle funziona sia come strumento che come strategia, composta da configurazioni inedite di azioni nel tempo e nello spazio che cercano di smantellare una struttura di soggettivazione collettiva. Per trasformarla in qualcosa di nuovo, pur conservando le tracce del suo stato precedente”,

Nadia Huggins, “A shipwreck is not a wreck”, 2025. Vista della mostra “otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua” [altre montagne, dissolte sotto l’acqua]“, Ocean Space, Venezia. Commissionata da TBA21–Academy. Foto: Jacopo SalviNadia Huggins, “A shipwreck is not a wreck”, 2025. Vista della mostra “otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua” [altre montagne, dissolte sotto l’acqua]“, Ocean Space, Venezia. Commissionata da TBA21–Academy. Foto: Jacopo Salvi
Nadia Huggins, “A shipwreck is not a wreck”, 2025. Vista della mostra “otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua” [altre montagne, dissolte sotto l’acqua]“, Ocean Space, Venezia. Commissionata da TBA21–Academy. Foto: Jacopo Salvi

Le artiste, radicate nella cultura caraibica, offrono una via per reimmaginare il sostegno alla vita. La curatrice aggiunge: “L’Oceano è uno spazio comune per i processi emancipativi contemporanei della specie umana – processi che inevitabilmente si estendono alle forme di vita non umane. Al centro di questi processi emancipativi c’è un urgente bisogno di andare oltre noi stessi/e e i confini della terraferma, di superare la prospettiva che storicamente ha plasmato e limitato i nostri sensi e i modi di produzione della conoscenza”.

Tessa Mars, “a call to the ocean”, 2025. Vista della mostra “otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua” [altre montagne, dissolte sotto l’acqua]“, Ocean Space, Venezia. Commissionata da TBA21–Academy. Foto: Jacopo Salvi

Echoes of the Sanctuary: conservazione e arte in Giamaica

Parallelamente, la Research Room di Ocean Space ospita Echoes of the Sanctuary, curata da Louise Carver, che presenta il lavoro decennale di TBA21–Academy in Giamaica. Frutto della ricerca 2022-2025 con l’Alligator Head Foundation, la mostra esplora la conservazione conviviale – “vivere insieme” – promuovendo coesistenza, biodiversità e giustizia. Attraverso interviste, registrazioni etnografiche e prospettive teoriche, il progetto riunisce attivisti di Kingston e aree rurali, proponendo una gestione trasformativa del pianeta.

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Questa agenda, allineata alla visione dell’Alligator Head Foundation, combina residenze artistiche, ricerca e conservazione comunitaria per il prossimo decennio. Mentre Ocean Space, dal 2002, si confrrma come spazio per l’immaginazione oceanica, superando i confini istituzionali e rafforzando il legame tra arte e ambiente marino.

Immagini di Jacopo Salvi da Ufficio Stampa