Dal 20 aprile al 24 novembre 2024, si terrà la 60ª Esposizione Internazionale d’Arte, intitolata “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere“, sotto la cura di Adriano Pedrosa e con il patrocinio della Biennale di Venezia. Le anteprime si svolgeranno il 17, 18 e 19 aprile, culminando nella cerimonia di premiazione e inaugurazione il 20 aprile 2024.

A partire dal 2021, la Biennale ha intrapreso un percorso di revisione delle proprie attività all’insegna della sostenibilità ambientale. L’obiettivo per il 2024 è raggiungere la “neutralità carbonica”, traguardo già ottenuto nel 2023 per tutte le iniziative della Biennale, inclusa la 80ª Mostra Internazionale di Arte Cinematografica, i Festival di Teatro, Musica e Danza, e la 18ª Mostra Internazionale di Architettura, pioniera nell’adottare strategie concrete per la neutralità carbonica e nel riflettere su decolonizzazione e decarbonizzazione.

Biennale Arte 2024, il curatore. 

La Biennale Arte 2024 si sviluppa attorno a due poli concettuali principali: il Nucleo Contemporaneo e il Nucleo Storico. Quest’edizione, curata da Adriano Pedrosa, ha scelto di mettere in luce nuovi talenti, selezionando artisti mai apparsi prima nell’Esposizione Internazionale, pur avendo alcuni di essi già partecipato attraverso Padiglioni Nazionali, Eventi Collaterali o in edizioni precedenti. L’evento si caratterizza per un ricco assortimento di progetti espositivi en plein air, distribuiti tra l’Arsenale e i Giardini, accompagnati da un’agenda densa di performance nei giorni di pre-apertura e durante l’intera durata della 60ª Esposizione.

Il titolo “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” prende ispirazione dall’opera omonima del collettivo artistico Claire Fontaine, con base tra Parigi e Palermo, attivo dal 2004. La serie si compone di sculture neon in vari colori, che proclamano in diverse lingue il messaggio di essere “stranieri ovunque”. Questa scelta riflette l’identità e la missione dell’omonimo collettivo torinese attivo nei primi anni del 2000, impegnato in una lotta contro il razzismo e la xenofobia in Italia, sottolineando un messaggio di universalità e di coesistenza in un mondo segnato da divisioni e conflitti.

«Nel corso della ricerca – sottolinea Pedrosa – sono emersi in modo piuttosto organico due elementi diversi ma correlati che sono stati sviluppati fino a imporsi come leitmotiv di tutta la Mostra. Il primo è il tessile, esplorato da molti artisti coinvolti, a partire da figure chiave nel Nucleo Storico, fino a molti autori presenti nel Nucleo Contemporaneo. Tali opere rivelano un interesse per l’artigianato, la tradizione e il fatto a mano. Un secondo elemento è rappresentato dagli artisti – molti dei quali indigeni – legati da vincoli di sangue. […] Anche in questo caso la tradizione gioca un ruolo importante: la trasmissione di conoscenze e pratiche da padre o madre a figlio o figlia oppure tra fratelli e parenti».

Biennale Arte 2024, Roberto Cicutto.

Il Presidente della Biennale, Roberto Cicutto, ha ricordato che «Adriano Pedrosa è il primo curatore proveniente dall’’America Latina, scelto perché portasse il suo punto di vista sull’arte contemporanea rileggendo culture diverse come fosse un controcampo cinematografico.  «La natura internazionale della Biennale ne fa un osservatorio privilegiato sullo stato del mondo attraverso la trasformazione e l’evoluzione delle arti. Nessun curatore,quando sceglie i contenuti della propria mostra, cavalca direttamente i temi caldi del momento, ma intraprende un viaggio pieno di cambiamenti di rotta e il cui racconto sarà alla fine fortemente influenzato dalla percezione e interpretazione che ne daranno i visitatori, gli addetti ai lavori e la stampa. Ma l’unicità  della Biennale sta soprattuto nella presenza reale dei Padiglioni Nazionali che la rendono un luogo diverso da ogni altro per il confronto con fra le arti e i mutamenti della società…”