La mostra ‘QUEEN UNSEEN / Peter Hince’ si arricchisce di un’installazione inedita curata da Marco Nereo Rotelli durante la Milano Design Week: il progetto.

In occasione della Milano Design Week 2024 – in programma nel capoluogo lombardo dal 15 al 21 aprile – la mostra QUEEN UNSEEN | Peter Hince regala una nuova e inedita esperienza. Allestita fino al prossimo 5 maggio alla Fondazione Luciana Matalon, l’esposizione celebra la leggendaria band attraverso gli scatti di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury.

Ora, le atmosfere sonore degli Anni Settanta incontrano il design nel progetto artistico di Marco Nereo Rotelli dal titolo Freddie’s Mirrors, ospitato dalla stessa Fondazione. La proposta si integra, infatti, con la mostra in corso e vuole essere un omaggio ai testi delle canzoni del gruppo. Il concept consiste in una serie di specchi ad unghia vintage (modello dall’architetto Rodolfo Bonetto), diversi tra loro e disposti in un cerchio magico.

QUEEN UNSEEN / Peter Hince
Locandina da Ufficio Stampa

Ciascuno verrà personalizzato con alcune parole tratte dalle canzoni dei Queen, secondo la cifra stilistica che contraddistingue Rotelli, ovvero la scrittura di/segnata. “Riconoscersi allo specchio comporta una definizione della propria Immagine e dei propri confini fisici”, afferma l’artista. “Lo stadio dello specchio garantisce un collegamento tra l’organismo e l’ambiente, tra il mondo interno e quello esterno. Riconoscersi tra le parole cantate dai Queen è la costituzione del proprio Io raddoppiato nella dimensione ulteriore di un pensiero. Il riflesso speculare della parola ricopre il soggetto in un doppio trasformato.

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E ancora: “In un mondo globale sempre più proiettato nella parola digitale la scrittura a mano e il collegamento tra mano e mente sono ciò che già Voltaire definiva ‘la pittura della voce’. Ossia un disegno ancestrale dove lo specchio unghia diventa ‘luogo concetto’. Non a caso le strutture verticali e autoportanti saranno poste circolarmente. Un indizio temporale che unisce il passato al presente, una sorta di ‘Mirror Age‘ per dirlo con un pizzico di ironia ma anche un’opera che assume nella sua semplicità una forza evocativa e trasgressiva. La memoria si perde mentre la scrittura resta, non è magia, ma una porta di ingresso alla canzone dentro noi”.

La creazione delle opere avverrà durante una live-performance di Rotelli in occasione dell’evento inaugurale il 16 aprile alle ore 11.00. E gli specchi rimarranno allestiti per tutta la durata della Design Week e potranno anche essere successivamente acquistati.

Chi è Marco Nereo Rotelli

Marco Nereo Rotelli è un artista di fama internazionale nato a Venezia nel 1955, dove si è laureato in architettura per poi formarsi all’Accademia di Belle Arti. A metà Anni Ottanta si è trasferito a Milano, iniziando una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che lo ha portato ad esporre nelle principali capitali. Il suo lavoro da sempre mira ad un’opera totale, con performance immersive, dove le sue installazioni luminose coinvolgono artigiani, filosofi, musicisti, poeti, fotografi, registi. Ma principalmente il suo rapporto è con la poesia che è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro.

Marco Nereo Rotelli

Nel 2000 ha fondato il gruppo Art Project, oggi diretto da Elena Lombardi e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerose installazioni urbane. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a nove edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive.

È stato invitato dalla Northwestern University (Chicago) come artist-in residence nell’inverno 2013, è stato 22 volte sull’Isola di Pasqua per opere scultore e pittoriche. E poi in Giappone, Cina, USA, Spagna, Francia. Le sue opere, presenti in musei internazionali e collezioni private, hanno assunto una dimensione etica rivolta a una riflessione sui temi ambientali e sociali.

Foto da Ufficio Stampa