Matteo Glendening debutta nella lettura con ‘I Re di sangue’ e sceglie l’epic fantasy per parlare di rapporti di potere

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Il 19 Gennaio è uscito su Amazon e su tutti i circuiti online ‘I Re di sangue’ romanzo epic fantasy che segna il debutto letterario di Matteo Glendening. Classe 1998, appassionato e studioso di sociologia del potere, Matteo sceglie il fantasy per raccontare una storia dal sapore antico ma al tempo stesso attuale.

“Questo racconto nasce qualche anno fa, prima della pandemia, dalla mia voglia di raccontare una storia incentrata sui rapporti di potere”

La sociologia del potere: forme diverse ma la sostanza è sempre la stessa

Un concetto quello del potere, che si manifesta da sempre da come l’uomo arriva alla luce, spiega Matteo nella nostra video intervista. E sebbene questo possa assumere forme diverse, nel corso dei secoli, nella sostanza resta sempre lo stesso.

“Prendi ad esempio i rapporti di potere che c’erano nel Medioevo o quelli di civiltà più antiche; si possono declinare tutti in quello che vediamo oggi. Il potere ha le sue caratteristiche coercitive, istituzionali, carismatiche, economiche e militari. Il potere domina (proprio Simmel parla di rapporto di dominio) le società di ogni epoca. Nulla è cambiato, se non la forma. Oggi non parliamo più di monarchie o di un singolo monarca che esercita il suo potere per semplice diritto dinastico, ma parliamo di rapporti definiti da elezioni e ricerca del consenso del popolo. Il che avviene da sempre. Anche il generale di un esercito guadagnava il consenso delle truppe attraverso quello che diceva e faceva. Quindi cambiano le forme ma i rapporti di dominio tra uomo e uomo esistono e sono sempre esistiti.”

La tecnica di scrittura di George R. R. Martin come ispirazione p

I Re di Sangue sviscera vizi, rimpianti, solitudini, dinamiche universali attraverso le vicende di due fratelli: Steffard e Lyonard. Fratelli che dapprima si alleano per spodestare il Re, loro padre, corrotto e malvagio ma che poi si trovano ad essere l’uno contro l’altro. Perché il legittimo erede al trono è Steffard e questo a Lyonard non va. Per dieci anni i due si daranno tregua, dividendosi il regno: a Steffard andrà Hangerval, a Lyonard Baggherdhal. Uno stallo destinato a non durare e prima o poi sanno che dovranno affrontarsi. Ma quello che non sanno è che un’oscura potenza sta agendo alle loro spalle per condurli al loro destino forzando un po’ la mano.

“Sono da sempre appassionato de ‘Il trono di spade’ non solo per il mondo che George R. R. Martin descrive ma anche per la tecnica di scrittura che usa. Ne ‘I Re di sangue’ mi sono ispirato proprio a questo; ho utilizzato un tipo di narrazione con focalizzazione interna con capitoli che sono ‘a punto di vista’. Il capitolo si apre con il nome del personaggio che ne sarà protagonista.”

Un epic fantasy ambientato in un’epoca che ricorda il Medioevo, ma che come dicevamo all’inizio sfuma i suoi confini in un tempo sospeso, in una terra forse lontana o forse fin troppo vicina. Ad accompagnare il racconto, le illustrazioni di Giorgia Mameli.

“Volevo delle illustrazioni molto realistiche, così che attraverso il disegno il lettore potesse subito immaginare in che mondo si trova. E mi sono affidato a Giorgia, che ha fatto un lavoro stupendo”

I Re di sangue, copertina illustrata da Giorgia Mameli. Crediti foto via HF4

Ma se il potere cambia la forma ma non la sostanza, oggi Re Steffard di quale partito farebbe parte?

“Me lo sono chiesto in fase di scrittura. Re Steffard e Re Lyonard apparterrebbero a fazioni politiche contrapposte ovviamente. Entrambi sono molto carismatici ma per come parlano, Steffard sarebbe nella sinistra moderata mentre Lyonard sarebbe l’imprenditore di centro destra.”

Vi lasciamo alla nostra intervista con Matteo Glendening, ricordandovi che il libro ‘I Re di sangue’ vi aspetta su Amazon e sui circuiti online dal 19 Gennaio.

Crediti foto@Fabio Marcangeli via HF4