Con il contributo di protagonisti e addetti ai lavori Renato Marengo, conduttore radiofonico, giornalista e produttore discografico napoletano, racconta come un gruppo di musicisti straordinari creò nel 1971 un vero e proprio movimento da lui definito Napule’s Power.

È stato uno dei periodi più fervidi della rinascita musicale italiana e, naturalmente, internazionale. Mentre band estere innovative e favolose (soprattutto dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra) sbarcavano finalmente nel nostro paese per affollatissimi e indimenticabili live, anche da noi si creavano scene musicali autoctone. Eravamo nel ’71 e questo bellissimo libro (Napule’s Power, scritto dallo storico conduttore radiofonico, giornalista e produttore discografico napoletano Renato Marengo, con interventi, testimonianze di protagonisti e addetti ai lavori) racconta come un gruppo di musicisti straordinari ha creato un vero e proprio movimento.

E come questo, il Napule’s Power, sia diventato e sia ancora oggi patrimonio non solo di Napoli, ma di tutta Italia. Era il 1971 quando per la prima volta Renato Marengo pensò di usare la definizione Napule’s Power per aggregare e guidare la vita musicale partenopea. Erano gli anni del Black Power e, proprio allora stava partendo una grande onda che, alla fine, ha coinvolto musicisti legati alla ricerca colta e popolare, artisti folk, autori dal curriculum internazionale, giovani appassionati di rock’n’roll e artisti visionari.

Artisti che conoscevano le proprie radici, che avevano ben presente le loro tradizioni, ma con uno sguardo al futuro e una precisa volontà di cambiamento: artistico, personale, politico. Musicisti usciti dal conservatorio di San Pietro a MaJella o cresciuti all’università della strada. Musicisti che da ragazzini ascoltavano, e assimilavano, i suoni che riecheggiavano al porto subito dopo la guerra: le canzoni americane, il jazz, il rock’n’roll, arrivati al successo negli anni ’70 e ’80 e poi diventati il punto di riferimento delle nuove generazioni, della Napoli anni ’90, della nuova onda legata al rap, e oggi ancora di tutte le grandi novità che animano la città. Tutti, in comune, hanno avuto l’opportunità di vivere in una città come Napoli: crocevia di civiltà, luogo di incontro tra persone diverse, punto di snodo di contaminazioni, fucina di grandi idee, serbatoio della grande tradizione della canzone e luogo che per definizione è una fucina di creatività.

Napule’s Power – Tempesta Editore – pagine 554 – più di 150 fotografie in bianco e nero – € 36,00

Gli artisti del Napule’s Power

The Showmen, NCCP, James Senese-Napoli Centrale, Alan Sorrenti, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Osanna, Roberto De Simone, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato-Musicanova, Teresa De Sio, Enzo Avitabile, Antonio Infantino, Franco Del Prete, Lina Sastri, Jenny Sorrenti-Saint Just, Peppe Servillo-AvionTravel, Daniele Sepe, Concetta Barra, Peppe Barra, Luciano Cilio, Armando Piazza, Mario Schiano, Alberto Pizzo, Ciccio Merolla, 99 Posse, Almamegretta, Raiz, Clementino, Rocco Hunt, A 67, Patrizio Trampetti, Pietra Montecorvino, Patrizia Lopez e tanti altri.

Con scritti e testimonianze di

Dario Ascoli, Gino Aveta, Carmine Aymone, Giordano Casiraghi, Anna Cepollaro, Francesco Coniglio, Renzo Cresti, Francesco Di Vincino, Fabio Donato, Carlo Ferrajuolo, Dino Luglio, Nando Misuraca, Claudio Poggi, Peppe Ponti, Anna Putignano, Fabio Santini, Lello Savonardo, Giuliano Scala, Franco Schipani, Giulio Tedeschi, Vince Tempera, Antonio Tricomi, Federico Vacalebre, Lino Vairetti, Giorgio Verdelli, Ezio Zefferi, Paolo Zefferi

Indice del libro:

Una testimonianza di musica e di vita
Prefazione di
Renzo Cresti
Introduzione di
Paolo Zefferi
Presentazione di
Francesco Coniglio
Premessa dell’Autore
Nascette ‘mmiezz’ ‘o mare di
Anna Cepollaro
Hey Joe
Dalla Forrestal al Napule’s Power di
Dario Ascoli
Napoli, anni Cinquanta
Renato Carosone, un americano a Napoli di
Federico Vacalebre
Renzo Arbore e la Nouvelle Vague napoletana
Un nome su tutti: gli Shomen di
Carmine Aymone
‘O rhythm&blues
Intervista a James Senese
Perché Napoli
Fuorigrotta Rock Memories di
Antonio Tricomi
Vomero’s Day di
Gino Aveta
La favola rock degli Osanna di
Carmine Aymone
Moby Dick di
Peppe Ponti
Napoli-Venezia-Milano
La nascita del movimento di
Paolo Zefferi
Negri del Vesuvio, da Storie di Star, versione radiofonica de “La storia siamo noi” di
Giovanni Minoli, a cura di Franco Schipani
Nuova Compagnia di Canto Popolare
Alan Sorrenti
Tony Esposito
Napoli Centrale
Franco Del Prete di
Carlo Ferrajuolo
Tullio De Piscopo
Tamburelli, putipù, scetavaiasse
Edoardo Bennato di
Antonio Tricomi
Musicanova
Allora sì. La Festa dell’Unità a Napoli 1976 di
Antonella Putignano
‘E Zezi e Nacchere Rosse: musica popolare in fabbrica di
Paolo Zefferi
Nacchere Rosse
Nuie simme d’o sud: Infantino, Tarantolati di Tricarico e Cantori di Carpino
Pino Daniele, il lazzaro felice di
Federico Vacalebre
Pino in calzoncini corti di
Claudio Poggi
Visti da Nord di
Vince Tempera, Giulio Tedeschi, Fabio Santini, Giordano Casiraghi
In onda
Nero napoletano di
Ezio Zefferi
Enzo Avitabile
Al centro dell’impero di
Giorgio Verdelli
Vesuwave di
Dino Luglio
Luciano Cilio
Tutti gli uomini del Napule’s Power
Il factotum, Suoni dal Sud di
Peppe Ponti
L’impresario, Willy David di
Giorgio Verdelli
L’inviato speciale, Renato ed io: simme duje e nuje di
Franco Schipani
Napoli Femminile Plurale di
Antonella Putignano
Pausa… ed effetti collaterali
Gianfranco Salvatore, il rock-agitatore
Il Potere colpisce ancora di
Antonella Putignano
Il cinema e il Napule’s Power di
Anna Cepollaro
Tutto il mondo è Paisiello. Musica e comicità di
Antonella Putignano
Ritmi, suoni e visioni, dal Napule’s Power alla Bit Generation di
Lello Savonardo
Mezzo secolo di Osanna di
Lino Vairetti
Ultimi fuochi
Napoli, il rap, la melodia di
Nando Misuraca
INCONTRI/3. Fabio Donato, che con i suoi occhi dipinge il mondo
Finale
Laureati in Napule’s Power di
Francesco Di Vincino e Giuliano Scala
Ringraziamenti
Indice dei nomi

Napule's Power