Cosimo Alemà, Yuri Pascale Langer, Aurora Moroni e Giuseppe Futia ci parlano della musica di ‘Backstage – Dietro le quinte’.

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Nella prima scena di Backstage – Dietro le quinte, Aurora Moroni (che interpreta Andrea) corre tra le strade di Roma sulle note di Fuori dal tempo dei Bluvertigo. Un brano del 1997, a cui si aggiungono – a mano a mano che si procede nella visione – canzoni come Parole di Burro di Carmen Consoli, Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG, Vacanze Romane dei Matia Bazar. La colonna sonora del film diretto da Cosimo Alemà, su Prime Video dal 13 ottobre, attinge a piene mani dagli anni ’80 e ’90 italiani creando un sottofondo iconico per i millennials e una playlist tutta da scoprire per la Generazione Z.

Backstage Dietro le Quinte

Una scelta curiosa di cui chiediamo conto proprio a Cosimo Alemà.

«Non è stato casuale, ma c’è stata una lunga preparazione per la scelta dei brani e per come interpretarli. – ci risponde – Era una direzione che volevamo fortemente dare, concentrandoci sulla musica italiana. Abbiamo capito anche che, ispirandoci a film americani classici come i musical degli anni ’80, volevamo recuperare reminiscenze di quegli anni presenti in tanti elementi iconografici del film». Pensando dunque a film cult come Saranno Famosi e Flashdance, «l’aspetto musicale era fondamentale».

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«Per cui abbiamo deciso, anche con Luca De Gennaro che ha supervisionato insieme a me le musiche, di scegliere brani attuali da reinterpretare. – continua Cosimo – C’è un brano di Ron che ho sempre adorato, Anima. Qui lo canta Aurora. È un brano che non ha affrontato i decenni, perché tutti se lo ricordano. Soprattutto i ragazzetti degli anni ‘70 come me. E ricantato da lei fa venire i brividi. Questi brani ci sembravano giusti e, secondo noi, era il momento giusto per riproporli ai giovani che magari non hanno avuto la possibilità di incontrarli».

La colonna sonora, vera anima di Backstage – Dietro le quinte, conterrà anche due brani inediti. Ma a spiccare sono le oltre trenta canzoni, tra le più celebri della musica italiana. Tutte rigorosamente cantate dal vivo. Nessun playback, solo le straordinarie voci dei protagonisti. E sono proprio loro, i giovani protagonisti, a spiegarci come è stato immergersi in questo mood musicale.

Backstage Dietro le Quinte

«Per me il film è stato una scuola. – dice Yuri Pascale Langer – Cosimo è una delle persone musicalmente più colte del pianeta. È stato bello scambiarci opinioni e gusti musicali. Su WhatsApp mi mandava album da ascoltare. E io gli consigliavo altri album, sperando che non li conoscesse. Puntualmente li conosceva, e li criticava pure. È stato meraviglioso scoprire tanta musica bella grazie a Cosimo».

Aurora Moroni – che, tra le altre cose, con Ilaria Nestovito omaggia Loredana Bertè e Mia Martini in Stiamo come stiamo – sembra meno sorpresa dalla playlist. «Tanti brani li conoscevo grazie ai miei genitori. – ci dice – Ma, quando sono andata al cinema a vedere l’anteprima e ho visto i brani incastonati nelle scene, è stata magia pura».

«Cosimo ci ha dato una playlist prima di iniziare a girare. – conclude Giuseppe Futia – Conteneva 200 canzoni! Abbiamo passato quasi tre mesi a provare e, quando non provavamo, li ascoltavamo e ci immergevano in questo mood particolare. Per me è stato interessante, perché non li conoscevo. Ci ha fatto conoscere qualcosa di nuovo e capisco la nostalgia che c’è dell’Italia di quegli anni. Perché è una bella atmosfera e nel film si vede».