Margaret Cho e Andrew Ahn ci raccontano ‘Fire Island’, film su Disney+ in chiave ‘Orgoglio e Pregiudizio’.

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Fire Island arriverà il 17 giugno in Italia su Disney+. Il film è diretto da Andrew Ahn ed è sceneggiato da Joel Kim Booster, che è anche uno dei protagonisti.

Ambientata nella località di villeggiatura gay di Long Island (New York), Fire Island è una commedia romantica che mette in scena una lettura multiculturale e diversificata della queerness e del romanticismo. Ispirata agli intramontabili intrighi del classico di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio, la storia è incentrata su due migliori amici (Joel Kim Booster e Bowen Yang) che partono per vivere una leggendaria avventura estiva con l’aiuto di un rosé a buon mercato e del loro gruppo di amici eclettici. Nel cast anche Margaret Cho, che – insieme al regista – ci racconta questa imperdibile pellicola.

Fire Island

«Ho ricevuto la sceneggiatura un anno dopo l’inizio della pandemia. – ci racconta Andrew – Non vedevo i miei amici da tanto tempo, non andavo al bar o in vacanza con loro, semplicemente a fare gli stupidi e divertirsi. E vedere nella sceneggiatura di Joel questo focus sull’amicizia tra asioamericani e la celebrazione della famiglia e comunità che scegliamo ha significato molto per me. Sicuramente è stato uno dei motivi che mi ha spinto a fare il film».

Fire Island è infatti un film chiaramente a tema queer, incentrato sulle vicende di personaggi di origine asiatica.

«Anche solo il fatto che l’abbiano fatto queer asioamericani e che il regista sia queer e asioamericano offre una nuova sfumatura della vita dei queer asioamericani a Fire Island. – dice Margaret – Molti film sulla vita gay si concentrano sul coming out o sull’affrontare eventi molto tragici. Ma ora vogliamo qualcosa che sia una celebrazione di ciò che siamo. Non è facile essere gay! Veramente no! E poi mostra l’ostilità in modo interessante e ironico. Penso sia uno degli aspetti più importanti del film. L’ho amato per questo».

Fire Island e l’importanza della famiglia che scegliamo di avere

In Fire Island, oltre alla perenne ironia, si fondono tantissimi aspetti. L’ombra del tema di Orgoglio e Pregiudizio, ma anche l’importanza di amici e famiglia. E non necessariamente quella con cui nasciamo.

Fire Island

«Nelle commedie romantiche bisogna sempre valutare quanto, nella commedia stessa, gli amici e la famiglia siano rappresentati. Ci sono i due innamorati e poi il breakdown, che è il momento con più umorismo e caos. Penso che il film faccia un ottimo lavoro nel mostrare questo aspetto».

«La famiglia che ti scegli fa parte della tua vita in tanti modi», aggiunge poi il regista.

«Penso che non sarebbe realistica una commedia romantica senza vedere cosa accade con i tuoi amici. Amo il fatto che la scena finale del film non mostri solo la coppia da sola, ma che sia una festa in cui ci sono tutti».

Il lavoro con SearchLight

Infine, chiediamo a Andrew Ahn se si sia dovuto limitare su alcuni aspetti.

«Sono sempre prudente quando mi dicono di voler fare la mia cosa queer e asioamericana. Ma sei sicuro? La farai come dico io? Abbiamo dovuto lavorare con SearchLight. Avevano grandi aspettative! E io volevo essere sicuro di fare un film di cui potessero essere fieri. Ma nello stesso tempo la mia priorità era fare un film per i miei amici. Ho combattuto per le cose a cui tenevo. E sono felice che l’umorismo non venga spiegato, né la queerness del film. Non spieghiamo nulla agli etero. Se qualcuno non capisce, può fare una ricerca sul telefono. Quindi, conoscevamo le nostre priorità. Il film è per la nostra comunità e penso che la gente vedrà la nostra passione e l’entusiasmo».