Dario Cuomo: «Dal senso di smarrimento è nata nuova musica»

Il debutto di Dario Cuomo per Italian Music Records, etichetta fondata dal compositore Louis Siciliano, è segnato dal brano Il tuo sapore. Alla produzione artistica troviamo il chitarrista flamenco Alex D’Alessandro, che ha contribuito a creare l’universo minimal e onirico della canzone.

«Di solito mi sveglio la mattina e mi metto subito con la chitarra in mano. Inizio a girare tra gli accordi. – ci dice Dario Cuomo – Anche Il tuo sapore è nata così. Molto spesso è la musica che ispira le parole. Ho iniziato a suonare e sono state le note a dettarmi il testo. Credo molto nell’illuminazione. C’è da dire anche che gran parte del lavoro è stato fatto dal produttore Alex D’Alessandro, che vorrei ringraziare. Ha trasformato quattro accordi di chitarra in una vera base sonora che permette alla voce e al testo di esprimersi».

L’idea, ci spiega Dario, era quello di puntare «sul minimalismo».

«Volevamo creare un’atmosfera da spiaggia e falò estivo. Abbiamo pensato a questo sottofondo del mare che accompagna la chitarra e le percussioni, non volevamo strafare. Volevamo dare il giusto spazio alle parole e alla voce. Essendo il primo singolo da professionista, volevamo che arrivasse il testo e che arrivasse Dario».

Dario Cuomo, gli esordi

«Ho iniziato pubblicando su YouTube. – ci racconta il cantautore – Mi sono creato un profilo e ho iniziato a pubblicare video voce e chitarra. Non so come sia successo, ma sono riuscito ad arrivare a Louis Siciliano, che crede in me più di quanto io creda in me stesso. C’è bisogno della stima degli altri. C’è stato un primo scambio di idee e poi di musica. Lui è rimasto affascinato da alcuni miei testi e mi ha consigliato il produttore. Da lì siamo partiti e abbiamo creato canzoni che presto usciranno».

E il futuro? «La prossima canzone – risponde Dario – uscirà tra poco più di un mese e ci stiamo muovendo per creare un video».

«Col lockdown ho avuto più tempo da dedicare alla musica e ho iniziato a pubblicare in quel periodo. Non credo abbia cambiato il mio modo di approcciarmi alle sette note. Anzi, sono rimasto solo due mesi chiuso in casa e questa solitudine mi ha dato tanto. Da questo senso di smarrimento sono riuscito a ricavare ottime cose e ottime canzoni».