Il 28 maggio esce ‘Satellites’, l’album di Dotan. La nostra chiacchierata con il cantautore, che a ottobre suonerà in Italia.

loading

Il 28 maggio esce finalmente l’album di Dotan, Satellites. Il cantautore polistrumentista israelo-olandese ha anticipato il nuovo lavoro con il singolo Mercy, che dà una chiara idea dell’intensità della tracklist.

«L’album parla di connessioni. – ci dice Dotan – Per cui il titolo Satellites si riferisce proprio alla connessione con te stesso e con gli altri. Penso che in quest’anno sia diventato più che mai evidente che abbiamo bisogno di questa connessione. Tutto l’album per me è stato un viaggio, è un album molto personale mi fa un po’ paura mostrarlo al mondo. Mi sento di dare la vita ai miei figli. Ora tutti potranno ascoltarlo, ma ne sono orgoglioso».

Paradossalmente, a causa del lockdown Dotan ha dovuto registrare parte dell’album in casa, proprio come era accaduto nel progetto precedente 7 Layers.

«Ho registrato gran parte delle voci a casa. Ma non era pianificato e ha reso l’album molto personale. Perché a casa, in piena notte, potevo pensare che fosse il momento giusto di cantare e registrare. E lo facevo. Spero che la gente ci veda qualcosa di personale».

Proprio come accaduto con i singoli precedenti, del resto, Dotan in Satellites non si mette freni e affronta di petto temi come il malessere mentale, la solitudine, le gabbie della mente.

«Pensavo di essere l’unico a pensare certe cose. Condividendo, però, impari che tante altre persone vivono il tuo stesso malessere. Questo porta connessioni. Quando Numb ha iniziato a viaggiare nel mondo, per quanto fosse un brano personale, le persone mi raccontavano le loro storie ed era bellissimo. Perché la storia di un uomo può essere quella di tante persone».

«Penso che il tabù sui problemi mentali ci sia in tutto il mondo. – ci dice ancora Dotan – Soprattutto negli uomini, perché dobbiamo essere forti, non possiamo parlare di come ci sentiamo. Credo però che ci sia una forza nell’essere vulnerabile e nel condividere questi momenti. E anche nel confessarli. Semplicemente nel dire Non sto bene e va bene così. Penso che dobbiamo normalizzare sempre più tutto ciò, ci sentiremo tutti molto meglio».

Dotan, i live e la data a Milano

Nell’intervista video, Dotan ci parla a lungo anche del successo riscosso in Italia e del live previsto per il 29 Ottobre ai Magazzini Generali di Milano.

«Ricordo che nel 2017 ho fatto un live a Roma. – ci dice – Credo ci fossero 70-80 persone. Ero felicissimo, perché da piccolo sognavo sempre di venire in Italia. E solo ora che ho uno show a Milano a ottobre inizia a sembrarmi vero il fatto di poter incontrare il pubblico italiano. Spero che la gente non abbia paura di andare ai concerti. Non solo al mio, ma in generale. Internet aiuta, ma la realtà è sempre meglio».