Stefania Orlando dopo il terzo posto al Grande Fratello Vip lancia il singolo ‘Babilonia’. La nostra intervista.

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Chiusa la lunga parentesi del Grande Fratello Vip, dove si è classificata al terzo posto, Stefania Orlando canta tutta la sua voglia di leggerezza in Babilonia. Il brano, che segna il ritorno alla musica per l’artista che da anni affianca alla carriera televisiva l’attività live con la band degli Orlando Furiosi, è accompagnato da un videoclip che ha rapidamente scalato le tendenze di YouTube.

In attesa di scoprire quali sorprese porterà per lei la prossima stagione tv, Stefania Orlando si racconta tra nuovi progetti musicali, la sua vicinanza alla comunità Lgbtq e l’importanza di non crearsi aspettative dal punto di vista lavorativo.

Sei contenta del riscontro che Babilonia sta avendo?
Certo, anche perché non nasco cantante. È stata accolta con attenzione e gioia da parte degli utenti. Ha raggiunto quasi 2 milioni di stream e sono molto felice. Con il video ha avuto una nuova spinta e giorno dopo giorno viene apprezzata sempre di più.

Era un po’ di tempo che non pubblicavi nuovi brani, che effetto ti ha fatto tornare sul set di un videoclip?
Per me la musica è la parte spensierata del mio lavoro, la più liberatoria. Tornare sul set, divertirmi, girare questo video colorato è stata una immersione di allegria dopo 6 mesi trascorsi dentro una casa.

Di che cosa è simbolo per te Babilonia?
Di divertimento. Siamo tutti alla ricerca del divertimento, anche mentale. Perderci nei nostri pensieri, tra la folla…

Compatibilmente con il momento che stiamo vivendo, prevedi di promuoverla questa estate in qualche modo?
Adesso ci stiamo approcciando al vaccino e speriamo possa riportarci a una condizione di normalità. Sicuramente se ci sarà occasione di promuoverla anche in contesti live sì. Siamo in attesa di sapere che cosa fare.

A primo ascolto ho pensato sarebbe stata perfetta in un contesto come il Gay Village di Roma. Sei stata più volte ospite nel corso degli anni, che ricordi hai di quelle serate e dell’atmosfera che si respirava?
Sono sempre stata con grande piacere al Village sin dai suoi esordi. Mi hanno accolto ogni volta con grande affetto anche in momenti in cui la mia popolarità non era al top. Ho sempre frequentato la comunità Lgbtq, sin da quando ero adolescente, mi sento parte integrante e quando mi invitano ci vado con tanta energia e piacere.

Hai in programma nuove canzoni oltre a Babilonia?
Sì è in preparazione un nuovo pezzo sempre molto estivo e reggaeton che si chiama Bandolero. Sto un po’ tergiversando per capire cosa succede: siccome mi piacerebbe farlo uscire con un video vorrei girarlo in esterna con un pochino più di gente.

Stefania Orlando, il GF Vip e il legame con Tommaso Zorzi

Il tuo percorso al Grande Fratello Vip è stato sorprendente, sei soddisfatta di come sei stata percepita dal pubblico?
Molto, è stata una sorpresa anche per me arrivare al terzo posto, unica donna sul podio. Mi sono presa tante soddisfazioni, è stato gratificante. Nella vita sono così: quando conosco qualcuno ed entro in un gruppo devo prima capire dove mi trovo, non mi svelo subito, sono timida. Poi quando mi sento tranquilla esce fuori la mia personalità, ed è per questo che ho voluto fare il GF: purtroppo in tanti anni che ho fatto tv i ruoli spesso sono stati stretti e non c’era modo di farsi conoscere. Ho rischiato di far vedere anche i lati negativi e fragili, magari sono usciti pure quelli, ma forse è la parte che è piaciuta di più. La gente mi ha accolto con grandissimo affetto e comprensione, soprattutto le donne.

Nella casa hai stretto un forte legame con Tommaso Zorzi: ti piacerebbe collaborare con lui in qualche progetto televisivo?
Tommaso è un ragazzo giovane, ha tutto il futuro televisivo davanti. Se succederà saremo felici ma al momento non ci sono programmi in tal senso.

Il GFVip rappresenta per te l’occasione di iniziare una seconda vita professionale? Qualche tempo fa Giancarlo Magalli disse di dispiacersi di vederti solo nelle televendite.
In molti fanno le televendite, sono molto dignitose e non ho fatto solo quelle, comunque non ho mai puntato su questo GF per un rilancio della mia vita professionale. Se dovesse accadere sarò molto felice. Sicuramente c’è molta più attenzione su di me, il telefono squilla di più, ci sono state offerte interessanti e vediamo se qualcosa si potrà concretizzare, ma a 54 anni non mi creo aspettative.

La tv e il DDL Zan secondo Stefania Orlando

Nel frattempo stai facendo poche apparizioni ma mirate, come quella a Dritto e rovescio. Quanto era importante per te essere presente a quel dibattito?
Sono stata invitata perché ultimamente si è parlato molto del disegno di legge Zan e io mi sono sempre esposta a favore. Pensa che hanno tirato fuori un mio tweet del 2012 dove chiedevo una legge contro l’omofobia. Sono andata con piacere a dire la mia, mi sono sempre battuta per i diritti, la giustizia e l’eguaglianza. Quando vado a parlare di un argomento che mi sta a cuore mi riesce molto bene (ride, ndr).

Non escludi di tornare in contesti simili in futuro?
Dipende, io di solito faccio spettacolo, in quell’occasione non sono andata a parlare di politica ma di qualcosa di sociale, di una legge che non ha colore politico, che semplicemente è di buon senso e civiltà. Non ti nascondo che mi hanno chiamato in altri contesti dopo quell’ospitata ma non sono andata perché quello che dovevo dire l’ho detto, non c’è bisogno di ribadirlo troppe volte. Se ci sarà occasione e sarà importante esserci ci sarò, ma per andare a ripetere le stesse cose no.

Ieri era la giornata contro l’omobitransfobia, a che punto pensi sia l’Italia?
Siamo cresciuti con la legge Mancino, che ci ha insegnato il buon senso e il rispetto, e il Ddl Zan altro non è che un’estensione di questa legge. Penso sia necessario perché chi è già di per sé civile continuerà ad esserlo, chi ha dei sentimenti di odio sarà fermato. Io sono la prima a difendere la libertà d’espressione, ma non quella di offendere, sono due cose diverse. Spesso si confonde l’opinione con l’insulto, il confine è molto sottile ma non ci si può permettere di dire tutto quello che vogliamo quando si va a ledere la dignità degli altri.

Intervista di Emanuele Corbo