Il 14 maggio esce ‘Vestito Rosso’, il nuovo singolo di Maninni. Il cantautore ce lo racconta parlando di un «nuovo percorso».

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Si intitola Vestito Rosso il nuovo singolo di Maninni, disponibile da venerdì 14 maggio. Il brano arriva a qualche mese di distanza dalla pubblicazione di Senza, il singolo con cui l’artista ha inaugurato il suo nuovo corso discografico e artistico.

Scritto e composto da Maninni e Diego Calvetti, Vestito Rosso è un viaggio introspettivo in cui realtà e dimensione onirica si sfidano quasi fino a confondere i loro confini.

«Ho aspettato tanti anni per far uscire questo progetto e ho fatto tanta gavetta. – ci dice subito Alessio – Il primo brano è stata una grande emozione, perché è il primo singolo, ma il secondo ti mette un po’ di strizza perché ti domandi se piacerà. Sono emozionato perché il progetto sta andando avanti».

Più nel dettaglio, Vestito Rosso è «nato in modo spontaneo, non nasconde un messaggio profondo».

«Mi piace mischiare la fantasia e la realtà, catturare immagini che si possano vivere. – dice Maninni – Ho iniziato a scrivere questo brano perché avevo in mente questo ragazzo che con la solitudine è spinto a fantasticare su una storia d’amore con una ragazza che ha un vestito rosso».

Maninni e l’importanza di non cedere alla fretta

La musica di Maninni è del resto piena di «abitudini e di piccole cose della vita che non ci accorgiamo di fare». E, se i testi sono pieni di piccole verità condite da immagini oniriche, è importante per Alessio che il sound non sia «per forza attuale, perché l’arte vince se è immortale nel tempo».

Alessio lo ha imparato a sue spese. Ci racconta dell’esperienza ad Amici di Maria De Filippi e di come la fretta sia stata una cattiva consigliera.

«Parlo di un nuovo percorso perché, nel periodo di Amici, con la spinta mediatica facevo le cose di fretta. – ci confessa – In quel periodo mi sono accorto che stavo sbagliando qualcosa. Ho preferito aspettare per fare un viaggio dentro me stesso e conoscermi meglio. Ho capito cosa sono e oggi mi sento me stesso».

«Il consiglio che darei a chi ha fatto la mia stessa esperienza è di non farsi prendere dalla fretta. Non credere di essere arrivato. – conclude – Ci sono i momenti no e se non sai affrontarli è difficile rialzarsi».

Maninni