La nostra intervista a Veronica Kirchmajer, che ci racconta il brano ‘Come Tu Mi Vuoi’. Un inno all’accettazione di sé.

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Si intitola Come Tu Mi Vuoi il nuovo brano della cantautrice Veronica Kirchmajer. Il video, diretto da Lorenzo Catapano (aiuto regia Pierfrancesco Ceccanei) vede la partecipazione straordinaria dell’attore e influencer Amedeo Andreozzi.

Come tu mi vuoi è stato scritto dall’autrice (e madre di Veronica) Elena Romano (Franco Califano, Paolo Limiti, Edoardo Vianello e Renato Zero). Parla di accettazione di sé e di ossessione della propria immagine, alludendo al ricorrere della chirurgia plastica per piacere agli altri e per conservare una bellezza estetica senza tempo.

«Questo brano l’ha scritto mia mamma un anno e mezzo fa, con un arrangiamento diverso. Me l’aveva fatto sentire e ho pensato subito potesse essere un tema interessante. Aveva però una struttura che non era molto nelle mie corde. – ci dice Veronica – Lo abbiamo tenuto fermo e poi l’ho ripreso, iniziando a lavorarci per stravolgerlo e dargli una sonorità più attuale. La versione di mia mamma era più scherzosa, noi abbiamo voluto dare importanza al tema. Lo abbiamo arrangiato e mi ci sono rivista come tematica. L’accettazione di se stessi è il tema esistenziale per eccellenza».

Del resto, ammette Veronica, lei stessa in prima persona subisce «molto il giudizio altrui, per questo è un tema che vedo molto vicino».

«Sono una esteta e ci tengo molto all’aspetto fisico. – continua – Non dico che la bellezza si racchiuda in certi canoni, ma che l’elemento importante sia l’accettazione. Credo che se si è sicuri di sé lo si trasmette anche agli altri. E spesso chi ricorre alla chirurgia per farsi accettare è infelice».

Impegnata da un paio di anni con il suo Veronica Kirchmajer Acoustic Duo, Veronica ci racconta anche come sta vivendo il periodo della pandemia senza live.

«Il live mi manca in modo esagerato. – ci dice – Ho avuto una bellissima esperienza, mi sono esibita per due anni consecutivi al Caramella Club. Quando ci penso ho il cuore in mano. Improvvisamente con il Covid ci siamo chiusi in casa ed è stato drammatico. Il contatto col pubblico se vuoi fare questo mestiere è fondamentale».