Folcast ci racconta il brano ‘Scopriti’, con cui il 17 dicembre gareggerà per arrivare a Sanremo Giovani. La nostra intervista.

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Si intitola Scopriti (Laboratori Testone/Artist First) il brano del cantautore romano Folcast, in radio dal 4 dicembre e approdato tra i finalisti di Sanremo Giovani, dopo aver vinto l’ultima puntata di AmaSanremo, classificandosi al primo posto della classifica generale. Prodotto da Tommaso Colliva e scritto dallo stesso Folcast, Scopriti vanta un arrangiamento degli archi a cura di Rodrigo D’Erasmo.

«Non mi aspettavo di arrivare in finale, ma sono convinto della canzone. – ci dice Folcast – Sono carico, anche se ho un po’ di pensieri. Questa notte ho iniziato a elaborare il fatto che il 13 dicembre iniziano le prove a Sanremo».

«Siamo fortunati, ma ci meritiamo anche di essere a Sanremo Giovani. Direi che siamo privilegiati, perché live non ce ne sono quindi poter fare una cosa del genere è un’opportunità enorme. Il palco è importante, anche se non è ancora l’Ariston».

Scopriti è – per dirlo con le parole di Folcast – «il racconto di una condizione comune e a volte disarmante», attraverso cui il cantautore cerca di «esprimere» se stesso.

«Scopriti è nato a casa, di getto. – ci racconta Folcast – C’è un grande lavoro di produzione di Tommaso Colliva, ma inizialmente l’ho scritto al pianoforte con un approccio molto bambinesco. Il pezzo poi è cresciuto in pochi giorni e ne sono rimasto molto contento».

«Quando penso a Scopriti penso a una situazione di contrasto. Ricordo una giornata cupa e la mia volontà di scoprirmi al pianoforte. Volevo far vedere chi sono, farmi vedere per quello che sono. Tutti ciclicamente proviamo quella sensazione di smarrimento e immobilità. Credo sia la situazione da cui ripartire per stare un po’ meglio. La felicità assoluta non esiste, ma cerco di arrivarci e già così vivo meglio le mie giornate».

«Scopriti non è una rinascita – conclude Folcast – è il brano del cambiamento che ha portato a una svolta. Ho tanti brani, ma Scopriti è un elemento nuovo per la mia produzione».