Il 6 novembre è uscito il nuovo singolo di Miglio, ‘Erasmusplus’. La cantautrice ce lo racconta e ci parla dell’album in lavorazione.

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Si intitola Erasmusplus il nuovo singolo di Miglio, progetto musicale di Alessia Zappamiglio. Prodotto da Simone Laurino, il brano (distribuito da Artist First, Edizioni Curci Music Publishing, Matilde Dischi) racconta distanze fisiche ed emotive ed è disponibile dal 6 novembre.

«Erasmusplus parla di distanze fisiche e emotive. – ci dice Miglio – Sono partita dalla storia di altri, poi inevitabilmente c’è dentro anche qualcosa di mio. C’è la volontà di darsi per forza per non rimaner soli, pur rimanendo soli a volte. Mi sembrava il titolo più giusto per rappresentare più immaginari».

«Non mi ritengo rappresentante di una generazione. Parlo della mia generazione perché è contestualizzata, ma nel brano troviamo temi associabili anche a persone di 50 anni. Tutti vivono queste cose almeno una volta nella vita».

Erasmusplus arriva dopo tre singoli pubblicati sotto etichetta Matilde Dischi: Pianura padana, Pornomania e Bagno Paradiso. In questo 2020 surreale, Miglio è riuscita nell’impresa di fare qualche data live: Spaghetti Unplugged a Roma, Liobar a Brescia, Mikasa a Bologna, e poi i festival estivi come il Gogobo (Bologna), Modena indie festival, Circolo dei Canottieri a Milano, Ferrara.

«Conservo due ricordi precisi dei live. – ci racconta – La sensazione di quando sono tornata sul palco e quella dell’ultima volta, consapevole che sarebbe stata l’ultima. Ho sensazioni contrastanti quindi, quella del ritorno e quella dell’ultima volta. È sempre emozionante e bellissimo tornare sul palco, il live è la condizione in cui mi esprimo meglio».

E sul futuro dell’album – a cui Miglio sta lavorando – la cantautrice ci dice che serve soprattutto pazienza.

«Stiamo lavorando all’album ma molto lentamente, i brani ci sono. Il momento è particolare, le tempistiche sono incerte. Dentro ci sarà anche un capitolo che rappresenta una parte mia diversa. Ci saranno due fasi diverse della mia vita e della mia scrittura. Il lockdown influisce più sull’umore che sulla possibilità di poter scrivere. Ho avuto sempre tempo da dedicare alla musica. È cambiata l’atmosfera».