Il 15 aprile esce Houseparty di Annalisa, che – proprio sull’app House Party – ci racconta perché la musica non può fermarsi ora (ma i live sì).

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Mercoledì 15 aprile esce Houseparty, il nuovo singolo di Annalisa. L’uscita dell’album è stata spostata al 18 settembre, mentre Il Party sulla Luna la grande festa/concerto di Annalisa – fissata per il 4 maggio al Fabrique di Milano, si svolgerà il prossimo 22 ottobre. «Navighiamo a vista – dice Annalisa a proposito dei continui spostamenti causati dall’emergenza sanitaria in corso – e non possiamo fare altrimenti».

Houseparty, di fatto, è uscito a sorpresa improvvisando sull’onda dei cambiamenti sociali (e non solo) a cui il Coronavirus ha costretto il mondo intero.

«Ho scelto di far uscire il pezzo ora perché avevo voglia di far arrivare la musica alla gente – ci racconta infatti Annalisa – in questo momento, la musica è l’unico modo che abbiamo per svagarci e passare momenti diversi nel corso della giornata. Anche se la usiamo come colonna sonora delle pulizie. Credo sia giusto rimandare invece l’uscita dei dischi, perché si trascinano dietro anche un’esigenza fisica legata agli instore e agli showcase. I singoli, però, possono e devono continuare a far viaggiare la musica. Dobbiamo continuare a farlo, trovando modi alternativi».

Il modo alternativo Annalisa lo ha trovato anche nella modalità delle interviste: sull’onda del titolo del singolo, incontriamo infatti la cantante sull’app Houseparty, che la stessa Annalisa ammette di usare molto in questo periodo.

L’HouseParty di Annalisa ai tempi della quarantena

«Quando ho scritto questa canzone avevo, però, un’idea precisa di HouseParty e ora ne ho un’altra. – ammette in proposito Annalisa – Il concetto fondamentale che voglio esprimere è quello di trovare se stessi indipendentemente dal luogo, dalla compagnia o persino dall’assenza di compagnia. Bisogna trovare la bellezza in modo alternativo, l’esempio eclatante sono i colori di Rio De Janeiro nel cortile di casa. Adesso, forse, il concetto si è allargato perché c’è anche la necessità di raggiungersi a distanza. Bisogna voler raggiungere a tutti i costi la compagnia di qualcuno e trovare un modo diverso per stare insieme. Ora ci mancano come l’ossigeno anche le cose più banali, perché non puoi uscire neanche per andare nel cortile di casa».

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Tutto l’album si interroga e racchiude la tematica di come si possa stare bene anche tra le mura domestiche. In modo profetico, insomma, Annalisa tratta in musica un argomento rivelatosi poi assolutamente contemporaneo.

«Questa canzone è stata scritta qualche mese fa, ma è diventata attualissima in questo periodo che trascorriamo in casa. – anticipa infatti l’artista – Sono stata fortunata, in un certo senso, perché volevo creare un disco che si incentrasse sul discorso dell’intimità che viviamo in casa, di far vedere come e cosa siamo quando nessuno ci guarda. Ci sono molte canzoni nell’album che parlano di come viversi in maniera completamente trasparente. Una di queste è Houseparty. Con la fama improvvisa dell’app e i tempi che stiamo vivendo è diventata attuale».

«Sono d’accordo con quanto detto da Tiziano Ferro a Che Tempo Che Fa. – chiarisce infine Annalisa sulla questione live ed eventuali spostamenti – Da un lato penso che eventi come i concerti difficilmente si possano reinventare, perché il bello del concerto è proprio l’aggregazione. Può darsi che ci possano essere live in streaming, ma non possono compensare. In alcuni casi mi fanno anche tristezza. Una volta finito questo momento e ci sarà modo di capire chi potrà uscire e chi no, secondo me gradualmente si cercherà di tornare al modo originario di vivere i concerti. Me lo auguro e lo spero, perché credo che quel modo sia insostituibile».