Made in Italy: un tema sovranista?

Made In Italy, un argomento delicato per alcune forze politiche, che su questo tema sono state totalmente sopraffatte dai cosiddetti sovranisti. Fratelli d’Italia e, in modo particolare la Lega, hanno letteralmente monopolizzato l’opinione pubblica basando su questo tema e sulla sicurezza, il loro programma politico. Hanno così oscurato tutti gli altri partiti, ridicolizzando le loro proposte.
Si tratta di una mossa puramente mediatica perché, un tema come la tutela del ‘Made in Italy’, è sempre stato oggetto di leggi Europee.
L’abilità di questi partiti è stata far leva sulla percezione del problema,
così come nel caso della sicurezza.

In questo modo si pongono come ‘veri esportatori dei valori italiani all’estero’, e acquisiscono automaticamente la ‘licenza‘ di scagliarsi contro chiunque proponga delle modifiche. Anche se si tratta di modifiche irrilevanti.

L’unica forza politica che ha ‘resistito’ all’ondata ‘Made in Italy’ è il MoVimento 5 Stelle. Forse perché, governando con la Lega, risente più o meno della stessa risonanza, o perché sono stati proprio i 5 Stelle a spingere per inserire questo tema nel Contratto di Governo. Ma queste sono solo teorie.

La cosa importante è che il resto dei partiti all’opposizione, non sono stati in grado di far leva su un tema che avrebbe unito molti elettori.
Un tema che, affidato in mani sbagliate,potrebbe essere usato solamente per alzare ancora di più il volume del dibattito.

Solo 3 partiti hanno a cuore il Made in Italy?

La risposta è no.Il Partito Democratico, scrive nel suo programma: ”Lavoriamo per un mercato interno che sappia proteggere la manifattura italiana ed europea dalle invasioni di prodotti contraffatti e non conformi da parte di paesi terzi, in particolare dalla Cina. Vogliamo un mercato unico che sia più strettamente connesso alle politiche sociali.”
Riformare il Mercato Interno è quindi la soluzione che propone il PD.
Più Europa‘ non si discosta molto da questa proposta, mentre Forza Italia, parla esplicitamente di ‘un sistema di dazi e sanzioni’ sul modello Trump.

E’ curioso notare come tutte queste proposte vengano trattate come secondarie nei programmi politici dei rispettivi partiti.
Traspare infatti, una certa rassegnazione all’idea che il ‘Made in Italy’ sia materia dei ‘Sovranisti’ e che quindi creare un dibattito ulteriore porterebbe acqua al loro mulino.

Distogliere l’attenzione porterà i frutti sperati?