Cosa significa essere un’isola oggi? La mostra ‘Isole minori’ tra il MAN di Nuoro e la Galleria comunale d’arte di Cagliari prova a rispondere con lo sguardo di venti fotografi e fotografe internazionali.

Dal MAN di Nuoro alla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, la Sardegna si racconta attraverso lo sguardo di 20 fotografi e fotografe internazionali nella mostra Isole minori. Note sul fotografico dal 1990 ad oggi. Un progetto corale che indaga cosa significhi vivere – o essere – un’isola, tra paesaggi, culture e narrazioni in continua evoluzione.

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Curata da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola, la doppia esposizione è partita lo scorso giugno e ha subito attirato l’attenzione di stampa e pubblico. Sedici progetti, distribuiti tra le due sedi, compongono una sorta di atlante visivo capace di restituire l’anima mutevole della Sardegna: non solo luogo fisico, ma spazio mentale, culturale e politico.

Francis Gbrè

Se in passato grandi maestri come Sander, Cartier-Bresson o Carmi avevano immortalato l’isola con taglio documentaristico, spesso rafforzando stereotipi tra arcaicità e marginalità, oggi il racconto fotografico si fa più complesso. Lontano dalle visioni folkloristiche o patinate, Isole minori propone uno sguardo nuovo, dove l’identità sarda si ridefinisce tra memoria e contemporaneità.

Il percorso parte da un prologo con quattro autori iconici: Mimmo Jodice e i suoi scatti di Punta Pedrosa e Molara, Bernard Plossu con i suoi vagabondaggi tra Carloforte e La Maddalena, Ralph Gibson con la sua ironica rilettura del nudo e Massimo Vitali che ritrae il turismo di massa al Poetto. Sono immagini che introducono il visitatore nel cuore della mostra, mettendo in dialogo l’isola con il Mediterraneo e le sue dinamiche culturali.

Il MAN e Cagliari: la mostra fotografica Isole Minori in Sardegna

Nelle sale del MAN, l’attenzione si sposta su una Sardegna fatta di rituali, attese e contraddizioni. Le maschere tradizionali diventano simbolo di identità in discussione nelle opere di Salvatore Ligios e Charles Fréger. La crisi di rappresentazione dei grandi eventi emerge nei reportage di Giovanna Silva sull’incompiuto summit della Maddalena. Paola De Pietri intreccia passato e presente tra Caprera e i monumenti garibaldini. E poi Marinella Senatore, Vanessa Winship e George Georgiou lavorano sul concetto di comunità, mentre Jacopo Benassi e Lorenzo Vitturi riflettono sull’isolamento come stato mentale e geografico.

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A Cagliari, invece, la fotografia incontra la letteratura. Arianna Arcara trae ispirazione dai racconti di Sergio Atzeni per raccontare i rapporti interpersonali in Sardegna oggi, mentre Karla Hiraldo Voleau rilegge la Generazione Z con uno sguardo che omaggia Comizi d’amore di Pasolini. Luca Spano costruisce mondi ibridi tra immaginazione e realtà a partire da D.H. Lawrence, mentre Francois Xavier Gbré affronta il tema del viaggio e delle migrazioni, raccontando l’impatto sociale delle nuove configurazioni territoriali.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (Interlinea), che raccoglie le opere esposte, le biografie critiche degli autori e un dialogo tra i due curatori.

Un progetto importante per ripensare la fotografia come strumento di riflessione territoriale, culturale e politica. E per guardare alla Sardegna non più come a un’isola minore, ma come a un luogo centrale nei discorsi visivi del nostro tempo.

ISOLE MINORI
Note sul fotografico dal 1990 ad oggi
MAN Museo d’Arte della Provincia di Nuoro
Galleria comunale d’arte di Cagliari
27 giugno – 16 novembre 2025

Foto Preview: Mimmo Jodice, Punta Pedrosa (1998)

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