Che Taylor Swift sappia trasformare in oro quel che tocca lo sta dimostrando ancora una volta con il suo ultimo album, che ha già infranto ogni record. Ma che arrivasse a trainare anche le viste di un museo forse non ce lo si aspettava. A beneficiarne è in queste ore il Museo Statale di Wiesbaden, in Germania, dove si trova l’Ophelia di Friedrich Heyser, diventata in pochi giorni una delle opere più fotografate e condivise d’Europa.
Un quadro del 1900 e una popstar del 2025, dunque, si incontrano simbolicamente in quello che è diventato a tutti gli effetti un trend. Tutto è legato al videoclip di The Fate of Ophelia (brano tratto dall’album ‘The Life of a Showgirl’), nel quale viene ricreata con precisione la scena del dipinto.
Tutti i dettagli sono rispettati, dall’abito candido al paesaggio fiorito malinconico Il risultato? Code fuori dal museo, centinaia di fan in visita e un’ondata di curiosità globale verso un pittore fino a ieri noto soprattutto agli studiosi di arte simbolista tedesca. Ma scopriamo insieme l’opera originale.
L’opera: una Ophelia tra sogno e malinconia
Realizzata intorno al 1900, l’Ophelia di Friedrich Heyser rappresenta la celebre eroina shakespeariana in uno dei momenti più drammatici del suo destino. La sua figura, infatti, è ritratta in un momento di sospensione tra amore e follia, vita e morte, immersa in un corso d’acqua.
Heyser, artista vicino al movimento Art Nouveau, sceglie dunque un linguaggio pittorico delicato e teatrale. La giovane Ophelia, avvolta in un abito bianco traslucido, giace tra i fiori e l’acqua in una posa estatica e dolente. Il volto è assorto, quasi immobile, ma il colore della pelle e la luce che la circonda le donano un’aura viva, come se l’istante tragico fosse eterno.
Diversamente dall’Ophelia preraffaellita di John Everett Millais (più romantica e drammatica), dunque, quella di Heyser parla una lingua più simbolista. Meno naturalismo, più introspezione. È un ritratto dell’anima, del momento in cui la coscienza si spegne e diventa mito.
Dal museo alla cultura pop: la rinascita di Ofelia
Dopo l’uscita del videoclip di The Fate of Ophelia, il Museo Statale di Wiesbaden ha registrato una crescita record di visitatori. «Siamo sorpresi e felici che Taylor Swift abbia scelto proprio questo dipinto della nostra collezione. È un’opportunità straordinaria per far conoscere il nostro museo a un pubblico nuovo», così Andreas Henning, direttore del museo, alla rivista Monopol (via Adnkronos).
Ed ecco, quindi, le immagini dei fan in posa davanti al quadro invadere i social, trasformando Ophelia in una nuova icona dell’immaginario swiftiano. La canzone stessa – scritta e interpretata da Taylor Swift – rilegge la tragedia di Shakespeare con una chiave contemporanea. The Fate of Ophelia ribalta il mito della giovane vittima, trasformandola in una figura consapevole, capace di scegliere il proprio destino. Un’eroina moderna, non più condannata, ma rinata.
Immagine Wikicommons / Screenshot videoclip