Un’auto che definire iconica è riduttivo: un vero e proprio pezzo di storia d’Italia in movimento presenta la sua ultima declinazione
La Ferrari non è solo una macchina di lusso: è un pezzo di storia italiana che unisce l’operosità alla genialità ingegneristica, aggiungendo alla ricetta quell’amore per il bello, quell’attenzione ai dettagli artigianali che nei decenni è diventata simbolo dell’eccellenza del Made in Italy.
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Fin dalla sua nascita la Ferrari ha rappresentato il sogno: velocità, bellezza, perfezione tecnica che si sono messe da subito al servizio della competizione sportiva. Già negli anni ’50 dietro alla decisione del Gruppo Fiat di sostenere Ferrari c’era la volontà di arginare lo strapotere Mercedes nei campionati sportivi dell’epoca. Saggia decisione, visto che ad oggi la Scuderia Ferrari è la più titolata della F1: è l’unica scuderia ad aver partecipato a tutte le stagioni del Campionato Mondiale di Formula 1, vincendo 15 titoli Piloti, 16 titoli Costruttori (record assoluto) e detenendo il record sia dei campionati vinti che dei podi raggiunti.
La F1 esposta al MoMA
È quasi scontato dire che la Ferrari può essere considerata a tutti gli effetti un’opera d’arte: e infatti un esemplare da corsa, precisamente la Ferrari 641/2 del 1990, è esposta al MoMA di New York. Si tratta di una delle pochissime auto da Formula 1 entrate a far parte della collezione permanente di uno dei più importanti musei d’arte contemporanea al mondo. La Ferrari 641/2, progettata da John Barnard, è tutt’oggi considerata una delle monoposto più eleganti e iconiche mai prodotte dalla Scuderia di Maranello.
Ferrari Amalfi: l’evoluzione del bello
L’ultima arrivata in casa Ferrari è la berlinetta +2 Amalfi: sostituisce la Ferrari Roma nella gamma del Cavallino Rampante e presenta al mondo un design dalla linea fluida e minimalista, con volumi scolpiti e superfici pulite che esprimono modernità e dinamismo.

Presentata ad Amalfi, perla della costiera, con un evento spettacolare che ha visto la vettura protendersi nel golfo su un molo trasparente, quella che è stata definita una Formula Uno in abito da sera parte da una speedform affusolata e monolitica, che conferisce alla vettura un’identità forte e dinamica, con un tema a cuneo che percorre la fiancata, insieme ai gruppi ottici integrati in tagli tecnici, che contribuisce a creare un’estetica raffinata e contemporanea.
Il frontale, privo di calandra tradizionale, si distingue per un’ala flottante in tinta carrozzeria che sovrasta una fascia cava scura, integrando sensori e proiettori in modo discreto. Lo splitter inferiore completa la composizione, enfatizzando la larghezza visiva e la sportività dell’insieme.
A sottolineare la personalità della vettura, il colore di lancio Verde Costiera — un verde ottanio brillante ispirato ai riflessi del mare della costiera amalfitana — che d distanzia dal classico Rosso Ferrari, esalta le superfici scolpite e dona freschezza all’insieme.