Trulli e baite, il nuovo trend di viaggio nel segno del design essenziale

Nel 2026 il viaggio smette di essere solo spostamento e diventa sempre più un’esperienza di rigenerazione. In un mondo iperconnesso, cresce il desiderio di silenzio, spazio e semplicità. Una tendenza intercettata anche da Pantone con il suo Color of the Year 2026: Cloud Dancer e che Airbnb traduce in una ricerca specifica. Ovvero, alloggi capaci di offrire pause autentiche, luoghi in cui rallentare e riconnettersi con sé stessi.

La tonalità luminosa e leggera del prossimo anno ispira armonia e benessere e trova naturale applicazione negli interni più amati dai viaggiatori. Spazi ariosi, materiali naturali come legno e pietra, grandi aperture sulla natura e un design essenziale pensato per favorire calma e respiro.

Come dimostrano i dati della piattaforma, l’interesse verso ambienti permeati di luce naturale e atmosfere minimali è in forte crescita. Case e rifugi che diventano veri e propri strumenti di detox sensoriale, capaci di accompagnare chi vi soggiorna verso un ritmo più lento e consapevole.

Foto da ufficio stampa

Tra le proposte che incarnano questo trend c’è il Trullo Saraceno, immerso nella campagna di Ostuni. Un rifugio storico restaurato con materiali naturali e colori chiari, dove luce e pietra dialogano con il paesaggio della Valle d’Itria. La piscina a sfioro, gli spazi esterni ombreggiati e l’area benessere scavata nella roccia trasformano il soggiorno in un’esperienza di quiete profonda. A pochi minuti dal mare.

Il desiderio di rigenerazione trova forma anche tra le Dolomiti, a Cesiomaggiore, dove una cupola geodetica immersa nella Valbelluna offre un glamping intimo e luminoso. Le superfici bianche e i materiali artigianali dialogano con il paesaggio, mentre l’area esterna privata, dedicata ai quattro elementi, invita a ritrovare connessione con la natura in totale privacy.

Dall’altra parte dell’oceano, in Canada, la Phoenix Mtn a Lac Beauport rappresenta un esempio di architettura essenziale pensata per il benessere. Ricostruita dopo un incendio, questa baita contemporanea si apre con ampie vetrate su montagne e cielo, offrendo una vista continua sulla natura e un’atmosfera di silenzio e contemplazione ideale per rallentare e respirare.

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In Australia, tra le colline del Nuovo Galles del Sud, Gawthorne’s Hut incarna il minimalismo più puro. Una capanna di design per due persone, costruita con legni naturali e affacciata sulla valle di Mudgee, dove ogni dettaglio è pensato per eliminare il superfluo e lasciare spazio al paesaggio, alla luce e al tempo.

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Chi cerca un rifugio tra acqua e foreste può invece trovare nel New England, nel Maine, uno chalet A-frame affacciato sul Chemo Pond. Ristrutturato per valorizzare luce e panorama, questo spazio unisce comfort e natura: vetrate sull’acqua, spazi per il benessere, kayak e silenzi che scandiscono un soggiorno pensato per rigenerarsi seguendo il ritmo lento del lago.

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Dalla Puglia al Canada, dall’Australia agli Stati Uniti, Airbnb racconta così un nuovo modo di viaggiare: meno accumulo di esperienze, più attenzione alla qualità del tempo. Un trend che guarda al 2026 come all’anno della leggerezza, della luce e della riconnessione, dove anche il luogo in cui si dorme diventa parte essenziale del viaggio.

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