Con i progetti ‘Blu Art – I colori dell’aria’ e l’intervento di via Muzio a Milano, Jungle firma due esempi di urbanismo tattico che uniscono design, sostenibilità e partecipazione civica.
Dalle strade di Roma ai quartieri di Milano, il colore diventa strumento di rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. Con due interventi di grande impatto (Blu Art – I colori dell’aria nella Capitale e l’opera di via Emanuele Muzio a Milano), l’agenzia Jungle consolida il proprio approccio all’urbanismo tattico, unendo design, arte pubblica e innovazione ecologica per restituire alle comunità spazi più vivibili, sicuri e belli.
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Presentato in Campidoglio, Blu Art – I colori dell’aria è il progetto promosso da Roma Capitale e realizzato da Jungle per Zètema e l’Assessorato all’Ambiente. In trenta giorni di lavoro, tre squadre di decoratori e oltre 4.200 litri di vernici fotocatalitiche hanno trasformato quindici aree urbane in altrettante opere d’arte pavimentali diffuse nei municipi romani.
A firmare le opere sono Marco Oggian, ScombinAnto, Serena Gianoli, GeometricBang ed Elisabetta Vedovato. Artisti i cui interventi nascono da una palette ispirata alla mappa della qualità dell’aria e affrontano, attraverso linguaggi visivi diversi, il tema dell’emergenza climatica. Ogni intervento, in particolare, contribuisce alla riduzione delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera. Così, nel complesso, le 15 opere hanno un’efficacia pari a quella di 750 alberi di medie dimensioni, con l’abbattimento di oltre 40 tonnellate di agenti inquinanti all’anno.

«Il contrasto al cambiamento climatico passa anche dal modo in cui interagiamo con l’ambiente che ci ospita», afferma Lorenzo Fabbri, CEO & Founder di Jungle. «Le strade e le piazze possono trasformarsi in luoghi preziosi, capaci di restituire spazio alla socialità e migliorare la qualità dell’aria. L’urbanismo tattico dimostra che creatività e politiche urbane lungimiranti possono davvero fare la differenza nella vita dei cittadini».
Dal centro alla periferia, da Ponte Milvio a Torre Angela, Blu Art si fa così mappa estetica e ambientale della città, un esperimento di arte utile che unisce bellezza, tecnologia e consapevolezza.
Milano: una piazza a misura di bambino
Con lo stesso spirito, Jungle ha firmato anche l’intervento di via Emanuele Muzio a Milano, di fronte all’Istituto Comprensivo Franceschi, nell’ambito del programma comunale Piazze Aperte per ogni scuola. L’area, 1.700 metri quadri di pavimentazione colorata, è stata riconvertita da zona di traffico a spazio pedonale sicuro e inclusivo, pensato per studenti, famiglie e residenti.
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Realizzato in collaborazione con Atto e Studio Wok, il progetto ha introdotto anche un trattamento fotocatalitico Pureti®, capace di neutralizzare polveri sottili e sostanze inquinanti, rilasciando ossigeno equivalente a quello prodotto da un albero di medio fusto grazie alla sola energia solare.
«Lavorare a progetti di urbanismo tattico è sempre motivo di grande orgoglio; se poi i primi a vivere e utilizzare l’area sono gli studenti, allora è chiaro che il progetto può dirsi completo e autentico», spiega ancora Fabbri. «Crediamo nel valore di spazi protetti, vivaci e sicuri – aggiunge Gaia Romani, Assessora ai Quartieri e alla Partecipazione del Comune di Milano – perché è anche attraverso questi luoghi che costruiamo una città più accessibile, giusta e democratica».

Colori, simboli e materiali sostenibili riscrivono il linguaggio urbano attraverso un’azione collettiva che rigenera il paesaggio e invita i cittadini a immaginare città più consapevoli. E green.
Immagini da Ufficio Stampa