Alla sua terza edizione, la rassegna ‘8 albe’ promossa da Dimora delle Balze porta a Noto la videoarte di “Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi” a cura di Lucia Pietroiusti.
La terza edizione della rassegna di arte contemporanea promossa da Dimora delle Balze, 8 albe, arriva a Noto dal 31 luglio al 28 agosto 2025 con Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi. Curata da Lucia Pietroiusti, Head of Ecologies alle Serpentine Galleries di Londra, la mostra presenta 25 opere di videoarte di 16 artisti internazionali nella suggestiva cornice di Dimora delle Balze. Un invito a riflettere sulla trasformazione del mondo attraverso l’arte.
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Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi si articola in quattro serate – 31 luglio, 7, 21 e 28 agosto – con proiezioni alle 21:30, dai titoli provocatori: How We Ended, How We Began, How We Ended e ancora How We Began. Niente visioni utopiche o apocalittiche: queste opere video riservano uno spazio per la possibilità di creare mondi con tenerezza in cui il tempo si esplora come un processo metabolico, non lineare. E la rassegna guida il pubblico attraverso narrazioni che spaziano da miti antichi a visioni cosmiche, affrontando la transitorietà di civiltà, saperi e paesaggi.

Lucia Pietroiusti sottolinea l’urgenza del tema: “Impariamo della nascita e della caduta di magnifiche civiltà, o dei relitti dell’incursione coloniale. Molto ci viene raccontato dal silenzio di quelle forme di sapere e di costruzione dei mondi che sono state cancellate dal tempo, dal potere o dalla catastrofe. Eppure, quando viviamo un mondo dall’interno, la sua fine può cadere al di fuori del dominio del pensabile”.
Le opere, dunque, propongono una riflessione profonda: come immaginare la fine del nostro mondo mentre lo abitiamo? Attraverso video che intrecciano cosmologie indigene, filosofie occidentali e questioni climatiche, il programma sfida le certezze della “civilizzazione” e invita a ripensare il rapporto con la natura.
Gli artisti e il loro linguaggio a Dimora delle Balze
Sono sedici gli artisti dell’edizione 2025: Alice Bucknell, Yin-Ju Chen, Marcus Coates, Kyriaki Goni, Camille Henrot, Karrabing Film Collective. E ancora, Asim Khan, Ailton Krenak, Lina Lapelyté, Peter Nadin, Eva Papamargariti, Agnieszka Polska, Revital Cohen & Tuur Van Balen, Cauleen Smith, Aimée Toledano e Natsuko Uchino. Con background diversi, affrontano temi climatici e sociali, dialogando con scienze e filosofie.

Alcuni, in particolare, come il Karrabing Film Collective o Ailton Krenak, esplorano narrazioni indigene. Altri, fra cui Camille Henrot o Eva Papamargariti, immaginano futuri apocalittici o simbiosi tra uomo e natura. Le opere, spesso interdisciplinari, propongono una natura selvaggia come parte integrante della nostra esistenza, spingendo a ripensare città e vite future.
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Il tutto nella tenuta ottocentesca sugli altipiani degli Iblei, Dimora delle Balze, cuore pulsante di 8 albe. Situata a pochi chilometri da Palazzolo Acreide, patrimonio UNESCO, la struttura è stata restaurata dalla famiglia Lops con un progetto che unisce tradizione siciliana e sostenibilità. “Con questa edizione, 8 albe intende proseguire la sua ricerca radicale e interdisciplinare nei territori della Natura. Dei suoi elementi fondamentali. E del tempo che la nutre e la determina”, dichiara la proprietà. Il paesaggio di limoni, gelsomini e carrubi diventa uno sfondo ideale per un’arte che sfida le logiche antropocentriche.


Tramonti si pone, infatti, ai “confini del mondo civilizzato,” invitando a superare i limiti tra uomo e natura. “Pensiamo che lo sguardo dell’arte sia lo strumento ad oggi più efficace per dire là dove la voce, e gli avvertimenti, della scienza restano inascoltati,” concludono gli organizzatori.
Informazioni utili
Dimora delle Balze, SS287, km 6/3, Noto (SR)
31 luglio, 7, 21, 28 agosto 2025, ore 21:30
Ingresso è gratuito su prenotazione a questo indirizzo mail.
Immagini da Ufficio Stampa / Courtesy of the artists – In copertina: Yin-Ju Chen, Somewhere Beyond Right And Wrong, There Is A Garden. I Will Meet You There, 2023. 16min