Alle Sale Aldrovandi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea le opere del vincitore e dei finalisti del Talent Prize 2025.
Si è aperta il 19 dicembre 2025, e sarà visitabile fino al 18 gennaio 2026 alle Sale Aldrovandi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la mostra dedicata al Talent Prize 2025, uno dei principali riconoscimenti italiani rivolti all’arte emergente. L’esposizione riunisce le opere del vincitore Guglielmo Maggini, dei nove finalisti e dei premi speciali. Offre così una panoramica significativa sulle ricerche più attuali della giovane scena artistica italiana.
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Il primo premio è stato assegnato a Maggini per Titano mio, una scultura in ceramica e resina realizzata durante una residenza presso il laboratorio artigiano Fumanti di Gubbio. L’opera ha ricevuto il riconoscimento per la capacità di fondere sapere tecnico e tradizione ceramica con una sensibilità contemporanea, dando vita a una narrazione plastica intensa e stratificata.
Il Talent Prize 2025 e la scena dell’arte emergente italiana
Accanto al lavoro vincitore, la mostra presenta una selezione di opere che affrontano temi legati alla memoria, al corpo, alla tecnologia e all’identità. Tra queste, Ho ancora tante cose da dirti di Leonardo Petrucci, replica in ottone del cellulare appartenuto alla madre scomparsa, e Congregation of Mysteries (ex votos) di Ginevra Petrozzi, che rilegge in chiave critica la pratica votiva nell’epoca digitale. Spazio anche alle riflessioni sul paesaggio, sulla frammentazione dell’immagine e sull’isolamento sociale, con lavori firmati da Giovanni Longo, Marco Rossetti e Matteo Pizzolante.

Curata da Inside Art, la mostra conferma il Talent Prize come osservatorio privilegiato sull’arte emergente italiana. Un’arte capace di intercettare linguaggi diversi e traiettorie di ricerca in dialogo con le trasformazioni culturali e sociali del presente.
Foto di Claudia Rolando