A Milano doppia mostra per Diego Cibelli: ‘Viva chi ama’ alla Casa Museo Boschi Di Stefano e ‘Una vita all’aria aperta’ alla Fondazione Luigi Rovati.
Milano celebra Diego Cibelli con una doppia presenza che intreccia luoghi simbolo dell’arte novecentesca e della scultura contemporanea. Dal 17 settembre al 14 dicembre, Casa Museo Boschi Di Stefano ospita Viva chi ama, progetto che racconta l’amore attraverso opere nate in dialogo con gli ambienti domestici dei coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, appassionati collezionisti d’arte.
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Nelle stanze museali, Cibelli porta grandi opere-frasi in porcellana biscuit, sospese accanto a disegni a matita. Ogni intervento nasce da una suggestione legata agli spazi. Le parole, i vasi e il video realizzato per l’occasione diventano, infatti, parte integrante della memoria affettiva della casa.
In parallelo, l’artista è protagonista alla Fondazione Luigi Rovati con l’installazione permanente Una vita all’aria aperta. Il percorso accompagna i visitatori dal giardino fino allo Spazio Bianco, trasformato nello studio dell’artista. Qui, bozzetti e modelli svelano il dietro le quinte di una pratica che unisce rigore tecnico e poesia. La fragilità e resistenza della porcellana diventano metafora della condizione umana.

«Questa doppia presenza dell’artista Diego Cibelli – dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – è un invito a guardare Milano come una città capace di creare ponti tra luoghi, collezioni e linguaggi. Da una parte, l’intimità di una casa che custodisce il Novecento e continua a dialogare con l’arte contemporanea. Dall’altra, un museo che apre nuove prospettive sulla scultura e sulla porcellana come materia viva. È proprio in questo dialogo tra istituzioni diverse che riconosciamo la forza del nostro sistema culturale».
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Cibelli lavora da anni con la ceramica, esplorando il confine tra arti visive e design. Come sottolinea Gianfranco Maraniello, direttore dell’Area Musei di Arte moderna e contemporanea e curatore della mostra: «Un’arte coraggiosamente sentimentale quella di Diego Cibelli, capace di reinventare tecniche della tradizione in modo sempre ispirato dai contesti espositivi. Si celebra ora l’amore in 59 lettere di porcellana. Con la stessa modalità sono realizzati i vasi che ereditano la sapiente maestria di Capodimonte e che da tale tradizione portano a Milano un tributo al matrimonio come occasione di amore incontenibile».


La mostra è sostenuta da ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana, realtà milanese che da oltre vent’anni promuove il mecenatismo collettivo e sostiene gli artisti emergenti.
Immagini da Ufficio Stampa