La mostra equestre dell’artista messicano, tra Villa Romana del Casale e Aidone, e il turismo culturale in Sicilia.

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In corso nei comuni del Parco Archeologico Dea di Morgantina e Villa Romana del Casale, Equus Inter Lumina è l’esposizione internazionale dell’artista messicano Gustavo Aceves. Un progetto diffuso che ha trasformato siti storici in poli di attrazione, con un flusso turistico che ha raddoppiato i visitatori nel corso della stagione estiva.

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Curata da Vincenzo Sanfo e Nicola Barbatelli, la rassegna si espande ora alla restaurata chiesa di San Domenico ad Aidone, accogliendo oltre 50 opere. «Si tratta di una chiesa del 1400, edificata dai Domenicani e in seguito intitolata San Vincenzo Ferreri, il cui culto era popolare in Sicilia nel Seicento. L’edificio negli ultimi decenni è stato restaurato progressivamente per essere restituito alla comunità», spiega l’Assessore alla Cultura Alessandra Mirabella.

L’ingresso della chiesa si anima dunque con cavalli di gesso bianco, mentre a Mazzarino e Pietraperzia le opere trovano spazio nel Palazzo Comunale e nel Teatro Regina Margherita. E ancora, i monumentali cavalli di Aceves dialogano con i mosaici romani, mentre a Palazzo Trigona e nella chiesa di San Anna sono esposte le serie dei “cavalli bianchi” e un’opera in argento nel museo del ‘600.

Gustavo Aveces Sicilia

Una scelta culturale vincente che conferma come il dialogo tra antichità e contemporaneo possa essere anche strumento di rilancio di un territorio. Lo sottolinea anche il Presidente del Distretto Turistico Dea di Morgantina Ettore Messina. «Il sito di Villa Romana del Casale è uno dei siti più potenti dal punto di vista della fruizione turistica di Sicilia, con quasi 500.000 visitatori all’anno. Un riflettore, un faro molto presente e potente che però lasciava in ombra tutti i siti limitrofi, i territori, i centri storici dell’entroterra siciliana».

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Un’arte equestre che genera sviluppo

«Sino a qualche anno fa – aggiunge – la Villa Romana del Casale generava un importante flusso turistico e solamente l’8-9% dei visitatori del sito transitavano anche dal centro storico di Piazza Armerina. Oggi siamo arrivati al 25% e i dati ci dicono che nei mesi di luglio e agosto i visitatori di Palazzo Trigone sono raddoppiati grazie alla mostra di Gustavo Aceves».

Gustavo Aveces Sicilia

Aceves, maestro messicano noto per le sue statue equestri, usa il cavallo come simbolo di forza e transizione, intrecciandolo con il patrimonio siciliano. La mostra, che ha esteso i flussi turistici ai borghi dell’entroterra, dimostra il potenziale dello sviluppo economico territoriale attraverso la cultura. «Queste sono iniziative che devono essere uno spunto per poter fare sempre di più e sempre meglio. Perché il turismo culturale non è un turismo mordi e fuggi, è un turismo lento, attento e consapevole. Ed è il vero turismo che per 365 giorni l’anno può alimentare anche l’economia cittadina», conclude Messina.

Immagini da Ufficio Stampa

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