Fino al 22 novembre, Palazzo Donà Brusa ospita una mostra che celebra il dialogo creativo tra due maestri del surrealismo.

Fino al prossimo 22 novembre, la Galleria Tommaso Calabro a Venezia, nella suggestiva cornice di Palazzo Donà Brusa, presenta Leonor Fini / Stanislao Lepri, una mostra che esplora l’universo visionario di due figure uniche del Novecento: Leonor Fini (1907-1996) e Stanislao Lepri (1905-1980). Dopo le monografiche dedicate a Fini nel 2022 e a Lepri nel 2023 a Milano, la galleria propone un nuovo capitolo che intreccia i loro percorsi artistici, mettendo in luce una sintonia creativa durata oltre quarant’anni.

L’articolo continua più sotto

La nostra newsletter bisettimanale dedicata al mondo dell’arte e della cultura

Attraverso disegni, studi teatrali, dipinti e opere grafiche, l’esposizione offre un’immersione in un mondo di simboli, miti e identità fluide. Dove surrealismo e immaginazione si fondono in un dialogo senza tempo.

Un incontro di anime visionarie 

Leonor Fini, nata a Buenos Aires e cresciuta a Trieste, è una delle figure più affascinanti del surrealismo. Artista poliedrica, nota per il suo immaginario erotico e mitologico, Fini ha esplorato identità fluide e mutanti, trasformando il corpo in un palcoscenico di ambiguità e seduzione. I suoi disegni e progetti scenici, spesso legati al teatro e alla moda, evocano un universo di metamorfosi e allegorie.

Leonor Fini
Leonor Fini (1907 – 1996) Visage 1953 watercolour and crayon on paper / acquerello e pastello su carta 4 5.5 x 31.5 cm.

Stanislao Lepri, diplomatico e console italiano a Montecarlo, abbandonò la carriera politica per seguire Fini a Roma e poi a Parigi, dove sviluppò un linguaggio pittorico autonomo. I suoi paesaggi onirici, popolati da architetture impossibili e figure enigmatiche, richiamano atmosfere gotiche e narrazioni fantastiche, sospese tra realtà e sogno.

Uniti da una profonda affinità personale e artistica, Fini e Lepri hanno creato opere complementari, segnate da contaminazioni reciproche. La mostra a Palazzo Donà Brusa presenta una selezione di lavori realizzati tra gli anni Trenta e Settanta, senza seguire un ordine cronologico o tematico. Al centro, un dialogo fatto di rimandi simbolici e consonanze formali che rivela la loro sintonia.

LEGGI ANCHE: — Nasce a Roma il distretto permanente dell’arte, del design e dell’artigianato: Ponte Art and Design District

I disegni teatrali di Fini, con il loro focus sul corpo come spazio di trasformazione, si intrecciano con i paesaggi irreali di Lepri, dove figure spettrali emergono in scenari onirici. Insieme, costruiscono un universo simbolico che unisce mito, inconscio e riflessione sull’identità.

Un’esposizione che sfida le convenzioni 

Leonor Fini / Stanislao Lepri si distingue per la capacità di raccontare due artisti che hanno sempre rifiutato le etichette. Lontani dalle correnti ufficiali, Fini e Lepri hanno coltivato una libertà creativa che li rende ancora oggi sorprendentemente attuali. Le opere esposte – tra dipinti, studi grafici e progetti scenici – non descrivono il mondo, ma lo reinterpretano attraverso l’immaginazione, creando scenografie mentali che evocano romanzi gotici, miti classici e narrazioni fantastiche.

Stanislao Lepri
Stanislao Lepri (1905 – 1980) Untitled oil on canvas / olio su t ela 87 x 116.5 cm

La mostra mette in luce la loro capacità di trasformare l’arte in uno spazio di esplorazione dell’inconscio e dell’identità. Temi che risuonano con forza nel panorama contemporaneo.

30 agosto – 22 novembre 2025
Galleria Tommaso Calabro, Palazzo Donà Brusa, Venezia
Orari: martedì-sabato, 11:00-19:00; lunedì su appuntamento

Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Fotografia dell’allestimento, Leonor Fini / Stanislao Lepri, Tommaso Calabro Venezia. Courtesy Tommaso Calabro / Foto: Silvia Longhi

Revenews