Fondazione ICA Milano presenta i progetti espositivi per la prossima stagione: da settembre le mostre di Oliver Osborne, Lewis Hammond e Isabella Costabile.
Fondazione ICA Milano, diretta da Alberto Salvadori, si prepara a inaugurare il 26 settembre 2025 tre mostre inedite dedicate agli artisti Oliver Osborne, Lewis Hammond e Isabella Costabile. In programma fino all’8 novembre, The Sleeping Guard, Black Milk e Whose is this? animeranno gli spazi di Via Orobia 26 con pittura e scultura, indagando il rapporto tra arte, memoria, fede e società.
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Oliver Osborne – The Sleeping Guard
Curata da Alberto Salvadori, The Sleeping Guard è la prima mostra personale in un’istituzione italiana di Oliver Osborne (Scozia, 1985). L’esposizione presenta una selezione di dipinti realizzati nell’ultimo decennio, esplorando le possibilità concettuali della pittura nel tempo. Osborne si muove, infatti, tra figurazione e astrazione, attingendo a fonti eterogenee: dall’affresco di Filippino Lippi nella Cappella Brancacci di Firenze al ritratto fotografico di Michel Majerus, fino ai ritratti dei suoi figli.

Fra storia e vita personale, Osborne si interroga su come la pittura possa esistere nel contesto del XXI secolo, in un momento storico in cui il mondo digitale ha riscritto le condizioni di tempo e spazio fisico che determinano la pratica artistica. La mostra, supportata dalla galleria GIÓ MARCONI, sarà accompagnata dalla monografia Recent Painting, pubblicata da Distanz e presentata a novembre presso ICA Milano.
Lewis Hammond – Black Milk
Al piano terra, Black Milk, curata da Chiara Nuzzi, trasforma lo spazio della Fondazione con alterazioni architettoniche e 20 dipinti inediti di Lewis Hammond (Regno Unito, 1987), realizzati tra 2024 e 2025. Le opere, dai toni visionari e surrealisti, esplorano il rapporto tra pittura e fede, intesa come forza trasformativa.

Che si tratti di interessi esoterici, di fede nelle persone, di fiducia sociale o romantica o di paura e speranza, l’artista pone alla base della sua ricerca una domanda aperta. In cosa riponiamo speranza oggi?. Le tele di Hammond, sostenute dalla Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo e dalle gallerie Arcadia Missa e 47 Canal, intrecciano intimità personale e sistemi sociali, invitando a riflettere su fiducia e speranza in un’epoca di incertezze.
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Isabella Costabile – Whose is this?
La project room ospita, infine, Whose is this?, curata da Chiara Nuzzi e Gabriella Rebello Kolandra, con sculture inedite di Isabella Costabile (USA, 1991). Le opere, create tra 2024 e 2025, nascono da oggetti trovati – dal garage di famiglia ai cassonetti di strada – trasformati in “ibridi perturbanti” che sfidano la funzione originaria.

I deiversi elementi diventano, così, testimonianza di un’archeologia della memoria, capaci di raccontare per immagini il trascorrere del tempo. Supportata dalla galleria le vite, la mostra invita il pubblico a riconoscersi in oggetti che evocano esperienze condivise, rompendo i confini tra proprietà e relazione.
Ad arricchire l’esperienza, l’app Particle (disponibile a questo link) che propone contenuti esclusivi, interviste e approfondimenti in italiano e inglese, rendendo le mostre accessibili anche digitalmente.
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Lewis Hammond, something to live for, 2024