Dall’11 giugno al 21 settembre 2025, la mostra ‘Una Regina polacca in Campidoglio’ inaugura il ciclo Campidoglio crocevia di culture con un omaggio alla famiglia reale Sobieski e al loro profondo legame con la Roma del Settecento, tra arte, diplomazia e memoria storica.
Dall’11 giugno al 21 settembre 2025 i Musei Capitolini ospitano la mostra Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma, primo appuntamento del ciclo espositivo Campidoglio crocevia di culture, a cura della Sovrintendenza Capitolina. L’iniziativa celebra la presenza della corte polacca nella Roma del Settecento, con uno sguardo speciale alla figura di Maria Casimira de la Grange d’Arquien, vedova del re Giovanni III Sobieski.
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Promossa da Roma Capitale, con il patrocinio dell’Ambasciata di Polonia e in collaborazione con l’Università di Varsavia, Polonika e il Museo di Wilanów, la mostra racconta – anche grazie a prestiti internazionali e inediti restauri – il lungo soggiorno romano della famiglia reale polacca, giunta nella Capitale in occasione del Giubileo del 1700 e rimasta per quasi quindici anni.
La Regina Maria Casimira e il suo legame con Roma
Maria Casimira de la Grange d’Arquien, francese di nascita, fu moglie di re Giovanni (Jan) III Sobieski di Polonia, che il 12 settembre 1683 fermò a Vienna l’avanzata ottomana. Alla morte del marito la vedova preferì recarsi a Roma, anche per sfuggire alle pericolose battaglie di successione al trono. La presenza della famiglia reale polacca, ricevuta con tutti gli onori dal Papa e dalla nobiltà, sollevò sempre un grande interesse misto a curiosità per le vicende che la videro protagonista. Inoltre, profonda fu l’influenza esercitata sulla vita culturale romana dalla regina, annoverata nell’Accademia dell’Arcadia e patrona di importanti eventi musicali e lirici nella sua corte a Palazzetto Zuccari, in piazza Trinità dei Monti.

Ma non fu la sola regina Sobieski a vivere e morire a Roma: c’era anche la nipote, Maria Clementina, che sposò il pretendente cattolico al trono d’Inghilterra Giacomo III Stuart. La coppia trascorse l’esilio romano sotto la protezione dei pontefici e partecipando attivamente alla vita culturale romana.
Una Regina polacca in Campidoglio, la mostra
L’esposizione è ospitata ai Musei Capitolini, nelle sale al terzo piano di Palazzo Caffarelli e attraverso cinque sezioni tematiche e oltre 60 opere – tra dipinti, busti, stampe, epigrafi, armature e documenti – il percorso espositivo offre una narrazione ricca di suggestioni storiche e artistiche. Tra i protagonisti anche Maria Clementina Sobieska, nipote della regina e moglie del pretendente Giacomo III Stuart, figura centrale nella vita culturale e politica della Roma barocca.
La mostra si estende idealmente in città con un itinerario sobiesciano che tocca chiese, monumenti e palazzi legati alla memoria della famiglia reale, dalla Basilica dei SS. Apostoli a San Luigi dei Francesi, dal Palazzetto Zuccari alla chiesa di Santa Maria degli Angeli. Completano l’esposizione riproduzioni tattili, video, materiali sonori e un programma collaterale di incontri, conferenze, concerti e visite guidate, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e l’Accademia delle Scienze.
Il percorso di visita prosegue in altre due sale dei Musei Capitolini: nella sala denominata Castellani III, sempre a Palazzo Caffarelli, è esposta una magnifica epigrafe marmorea con il ritratto di regina Maria Casimira, eseguito dallo scultore Lorenzo Ottoni: l’opera celebra il suo ricevimento ufficiale in Campidoglio avvenuto il 2 dicembre del 1700. A questa si affianca l’epigrafe dedicata alla regina Cristina di Svezia nel 1656, la cui visita al Campidoglio servì da modello cerimoniale per quello destinato alla regina vedova polacca.
Un viaggio affascinante alla scoperta di un legame poco noto ma profondamente radicato tra Roma e la storia polacca.