Giuseppe Montana, Responsabile dell’internazionalizzazione di Wallapop, ci racconta l’app leader nella compravendita di prodotti second hand.

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Wallapop, piattaforma leader nella compravendita di prodotti second hand, sbarca finalmente in Italia. L’app nata in Spagna offrirà dunque a 43 milioni di potenziali utenti del Paese la possibilità di mettere in vendita oggetti in ottimo stato e ancora perfettamente funzionanti.

«Wallapop è una piattaforma di shopping di seconda mano, dove è possibile acquistare prodotti usati. Anche se a noi piace chiamarli prodotti unici. – ci racconta Giuseppe Montana, Responsabile dell’internazionalizzazione di Wallapop – È nata in Spagna con l’obiettivo di sponsorizzare un modello di consumo sostenibile. Portiamo il modello del mercatino dell’usato online. Da un lato offre la possibilità di trovare oggetti nuovi a un prezzo vantaggioso. Dall’altro il venditore ottiene un guadagno extra su oggetti che non usa più».

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Il modello di business della piattaforma è strettamente legato agli Zillennials, una generazione attenta alla sostenibilità come tema chiave anche quando si deve scegliere cosa acquistare. L’acquisto di oggetti usati è infatti ormai un fenomeno globale. Il 90% degli under 40 lo pratica almeno occasionalmente e oltre la metà (52%) in modo regolare.

Wallapop e la sua funzione anti-spreco

«In casa abbiamo qualsiasi tipo di oggetto. Wallapop non è specializzato in una sola categoria, ma puoi vendere qualunque cosa. – continua Montana – Basta caricare il prodotto sull’app in meno di un minuto. Con una ricerca geolocalizzata puoi decidere se acquistarlo di persona o con spedizioni a distanza. Wallapop serve a dare una seconda vita al prodotto. È intrinseca all’app l’idea di allungare la vita del prodotto diminuendo lo spreco».

La Second Hand per GenZ e Millennials è infatti una scelta sostenibile e che rispetta l’ambiente (93%), intelligente (92%), che rende accessibili anche prodotti di alta gamma (30%) e permette di togliersi qualche sfizio senza costi eccessivi (28%). Ridare vita agli oggetti (52%) diventa però il desiderio principale di entrambe le generazioni, nell’ottica di un’economia circolare che sembra ormai diventata parte integrante delle abitudini quotidiane.

La conferma arriva dalla survey GenZ&Millennials: due generazioni a confronto, realizzata da BVA Doxa per Wallapop con l’obiettivo di indagare il tema della compravendita di oggetti usati mettendo a confronto le abitudini dei giovani dai 18 ai 40 anni.

«La tendenza degli ultimi anni degli Zillennials è quella di avere un approccio al 100% sostenibile. – dichiara Montana – Wallapop prevede questa sostenibilità sui prodotti. Facciamo proprio questo. Diamo la possibilità di allungare la vita del prodotto e diminuire lo spreco».