Museo Temporaneo delle Esperienze, il pubblico come parte della performance

A BASE Milano arriva il Museo Temporaneo delle Esperienze. Tre giorni in cui la performance diventa un ecosistema vivo, in continuo cambiamento, e il pubblico è chiamato a farne parte. Dal 17 al 19 dicembre, dalle 11 alle 18, gli spazi dell’ex Ansaldo si trasformano in un laboratorio aperto. Qui sei giovani artiste e artisti under 35 mettono alla prova le proprie pratiche in un flusso costante. Il principio è semplice quanto radicale: l’arte esiste solo quando incontra qualcuno.

Il progetto nasce all’interno di Erbacce, la residenza artistica ideata dal CIMD – Centro Internazionale di Movimento e Danza – sotto la direzione di Franca Ferrari. E riporta a Milano una riflessione profonda sulla natura stessa della performance contemporanea. Non una rassegna, non una mostra, non un museo: ma un luogo di attraversamento. Dove i processi diventano visibili e la scena si costruisce davanti agli spettatori, che possono entrare, uscire, tornare più volte nell’arco della giornata. Ogni gesto, ogni sguardo, ogni presenza diventa parte integrante dell’opera.

Dal 2 dicembre i sei performer selezionati (Chiara Casiraghi, Giacomo De Luca, Silvia Galletti, Martina Gambardella, Elia Pangaro e Pablo Rizzo) stanno lavorando fianco a fianco di tutor d’eccezione. Tra loro, Daniele Albanese, Francesca Foscarini, Francesca Grilli, Daniele Ninarello, Stefano Tommasini e la stessa Ferrari. Un incontro intergenerazionale che mescola professionalizzazione, pratica artistica e sperimentazione, in una dimensione di dialogo continuo.

Foto di Emanuele Padovani

L’obiettivo è ribaltare la prospettiva tradizionale e interrogare il ruolo dello spettatore, come sottolinea Ferrari: «Vogliamo capire in che modo lo sguardo del pubblico informi il lavoro dell’artista. E come l’atto artistico non possa esistere senza la sua presenza».

In questo contesto, BASE Milano diventa un terreno fertile dove l’arte performativa respira insieme a chi la attraversa. Erbacce e il suo Museo Temporaneo cercano nuove forme di relazione, immaginando con coraggio come produrre e condividere creatività in un presente incerto, fluido e complesso. La cultura, qui, non è contenuto da consumare ma ambiente da abitare.

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Il CIMD, fondato da Ferrari nel 1981, continua così il suo percorso di esplorazione del corpo e della scena, portando avanti progetti come il festival Più Che Danza e iniziative dedicate ai linguaggi performativi contemporanei. La residenza Erbacce nasce proprio dall’incontro tra Ferrari, il coreografo Daniele Ninarello e il cultural manager Gianluca Cheli, con l’intento di offrire agli artisti uno spazio protetto in cui crescere, rischiare e sperimentare.

Il Museo Temporaneo delle Esperienze è a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria, ed è sostenuto da MiC e SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea, con il contributo del Comune di Milano e il patrocinio della Fondazione Cariplo.

Foto di Emanuele Padovani da Ufficio Stampa