Alessandro Bergonzoni al Maschio Angioino: arte, teatro e impegno nell’estate napoletana

Dal 12 al 14 settembre, il poliedrico Alessandro Bergonzoni sarà protagonista del gran finale di Estate a Napoli al Maschio Angioino. Con I Giorni delle Multi Anime: Arte, Arti, Bergonzoni unisce arte, teatro e attivismo sociale in tre giornate gratuite, ospitate nel Cortile, nella Cappella Palatina e nella Sala dell’Armeria. Un evento, promosso dal Comune di Napoli, che celebra il Maschio Angioino come centro culturale, offrendo un’esperienza tra riflessione, performance e impegno civile.

Il grande autore Alessandro Bergonzoni chiude il programma dell’Estate napoletana attraversando i linguaggi dell’arte per interrogare il presente. E proporre una riflessione sui valori universali che devono continuare a unirci in un periodo storico così delicato”, dichiara il sindaco Gaetano Manfredi. “La valorizzazione della bellezza associata al pensiero critico si confermano il fulcro della politica culturale cittadina”.

Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali, aggiunge: “Artista poliedrico, tra le voci più originali della scena culturale italiana, Alessandro Bergonzoni da sempre cammina sul filo del linguaggio, sovvertendo logiche comuni per aprire nuove visioni. Sottolinea, quindi, Vincenzo Trione, consigliere per l’arte contemporanea: “Con Alessandro Bergonzoni, il Maschio Angioino si conferma luogo di aperture, di sconfinamenti, di ibridazioni. Aperto al contemporaneo e attento a porre in dialogo la storia con gli sguardi sul presente”.

Alessandro Bergonzoni / Foto da Ufficio Stampa

Il Tavolo delle Trattative

Il 12 settembre alle 12:, nella Cappella Palatina, Bergonzoni presenta Il Tavolo delle Trattative, un’installazione “agita” con otto arti artificiali, simbolo delle vittime di conflitti globali. “Vorrei aver le gambe! Questa la mia richiesta di un anno fa a Emergency: me le hanno fatte avere”, racconta Bergonzoni. “Da tempo volevo realizzare un’installazione artistica per ‘unire’, appunto, arti ad arte. Per trasformare mutilazioni in azioni, un gesto, un simbolo di quanto stava accadendo e continua ad accadere nel mondo tutto. Sudan, Ucraina, Russia, Israele, Palestina, Libano, Giordania e tanta Africa…

Questo tavolo metaforicamente vuole vivere in tutti i ‘teatri’ di guerra, dove l’unico pubblico che c’è spesso è lontano migliaia di chilometri e sta a guardare più o meno impotente. O peggio ancora è pubblico pagante, connivente”. Rappresentanti di istituzioni, religioni e ONG parteciperanno alla performance in un atto di riflessione collettiva.

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Tutela dei Beni e Arrivano i Dunque

Nella Sala dell’Armeria, Tutela dei Beni: Corpi del (C)reato ad Arte sarà proposta in cinque repliche (12 settembre, 16:30 e 17:15; 13 settembre, 12:00, 16:30, 17:15). L’esposizione-proiezione esplora la sacralità del corpo umano come opera d’arte. “Che rapporto c’è tra Ministero della Giustizia, dei Beni culturali, della Difesa e degli Interni? Qual è il collegamento tra bellezza e giustizia, tra opere d’arte che raccontano l’uomo come opera sublime?”, spiega Bergonzoni.

Il fine – prosegue – è conservare e valorizzare le forme, l’essenza e la consistenza nel suo insieme indiviso”. La performance paragona il ruolo di un direttore museale a quello di un carcere, interrogando il concetto di tutela.

Foto Shutterstock

Il 14 settembre alle 21:00, nel Cortile, Bergonzoni presenta Arrivano i Dunque (Avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca), nuova opera teatrale che unisce visioni artistiche e sociali, esplorando “congiungivite dove varco il fraintendere. Fino all’unità dismisura, tra arte e sorte, fiamminghi e piromani, van Gogh e Bangkok, bene e Mahler, sangue fuori mano e stigmate, stigmate e astigmatici, Dalì fino Allah”. Questo spettacolo chiude la trilogia con un’esperienza scenica multifunzionale.

L’evento, a ingresso libero fino a esaurimento posti (prenotazioni dal 1° settembre a questo link, conferma il Maschio Angioino come spazio di dialogo tra storia e contemporaneità, rendendo l’arte di Bergonzoni accessibile a tutti.

Immagini Shutterstock / Ufficio Stampa