Da Noale, Bridge Production crea scenografie luminose per l’Aperyshow e i palchi d’Europa, trasformando eventi in sogni visivi con arte e tecnologia.
Sotto i riflettori dei grandi festival, dove la musica pulsa e le emozioni esplodono, c’è un’arte silenziosa che dà vita alla magia. Da Noale, nel cuore del Veneziano, Bridge Production è l’azienda fondata nel 2010 da Paul Bridge che scolpisce esperienze visive che trasformano palchi in cattedrali di luce e sogni. Con schermi LED che danzano, contenuti 3D che ipnotizzano e scenografie che parlano, eventi di spettacolo e aggregazione diventano occasione per portare l’arte contemporanea nei live show più grandi d’Europa.
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“Ogni linea ha un senso. Ogni luce, una direzione”, racconta Paul Bridge, mente visionaria di un team che crea “architetture emotive”. Tutto è iniziato nella discoteca Night and Day di Noale, dove un quindicenne Paul Bridge scopre la passione per il mondo dello spettacolo. Oggi, a 43 anni, guida una squadra di dieci collaboratori che cura ogni dettaglio di live show epici.

“I nostri progetti sono in funzione della resa artistica e della visione”, spiega Bridge. La regia di un palco nasce mesi prima: contenuti 3D creati in house con tre mesi di anticipo, gestiti in tempo reale con luci, ledwall e telecamere.
Da Veneto all’Europa
Un lavoro che richiede precisione e anima, trasformando ogni evento in un’esperienza immersiva. Dai festival di musica elettronica ai tour di artisti come Mamacita e Merk & Kremont, con tappe a Ibiza, Mykonos e Kosovo, Bridge Production ha conquistato l’Europa con visioni che ambiscono a restare scolpite nella memoria.
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L’ultima opera d’arte in ordine di tempo è lo stage dell’Aperyshow Charity Event 2025, il festival solidale che ha riunito 170 mila persone ad Arsego, Padova. Alto quasi 20 metri, il palco è un capolavoro di avanguardia: 250 metri quadrati di ledwall, luci motorizzate e un cuore in acciaio specchiato che riflette emozioni, incarnando il claim The sound of a Dream. La consolle rialzata, come un altare, esalta l’artista, rendendo la performance il fulcro di un’esperienza totale. “Abbiamo ridefinito i confini dell’intrattenimento visivo”, sottolinea Bridge, consolidando una partnership con l’Aperyshow fin dalla sua prima edizione.
L’arte dietro le quinte
Dietro ogni show c’è un lavoro invisibile ma potente. Il team non si limita a progettare scenografie: crea contenuti 3D, gestisce regie live e costruisce “esperienze che restano nella memoria collettiva”. Dai festival internazionali agli show televisivi, dai tour di artisti italiani alle produzioni per brand globali, ogni progetto è un’opera su misura. Milioni di scatti e video condivisi sui social testimoniano l’impatto delle loro creazioni, che trasformano palchi e club in spazi dove l’arte visiva incontra l’emozione.


Con migliaia di chilometri percorsi tra Italia ed estero, Bridge Production è un’eccellenza veneziana che illumina l’Europa. “Non ci limitiamo a disegnare esperienze immersive, ci mettiamo l’anima”, conclude Bridge. In un mondo di luci e suoni, il loro lavoro è un’arte che rende ogni evento un sogno da vivere a occhi aperti.
Immagini di Biagio Camiggio da Ufficio Stampa