Milano Marittima inaugura la stagione invernale con un’anteprima prestigiosa del Mare d’Arte Festival, la rassegna dedicata all’arte contemporanea con la direzione artistica di Gianluca Orazi e realizzata in collaborazione con Sky Arte. A dare il via al programma è We Rise by Lifting Others, monumentale installazione luminosa di Marinella Senatore, una delle artiste italiane più acclamate a livello internazionale. L’opera, già esposta in contesti di grande rilievo come il NOOR Festival di Riyad e Unlimited ad Art Basel, resterà installata nella Città Giardino per tutto il periodo natalizio.
L’inaugurazione si è trasformata in un’esperienza immersiva grazie alla performance vocale della performer e vocalist Sara Bertolucci. Che ha attraversato l’opera con un intervento sonoro capace di mettere in dialogo la luce, le parole e il pubblico. E le performance di Bertolucci torneranno anche il 6, 7, 26 dicembre 2025 e il 5 gennaio 2026, con quattro attivazioni al giorno (alle 16, 17, 18 e 19).
We Rise by Lifting Others è un’opera che parla di comunità, solidarietà e interconnessione. Al centro, due citazioni: la celebre frase attribuita all’oratore americano Robert G. Ingersoll e il verso “I Contain Multitudes” tratto da Song of Myself di Walt Whitman. Parole che diventano architettura luminosa, un invito a superare divisioni sociali e a ritrovare una dimensione condivisa dello spazio pubblico.
Da anni Marinella Senatore lavora sul potere aggregante dell’arte, traducendo temi come emancipazione, uguaglianza, lavoro e dinamiche urbane in dipinti, collage, installazioni e performance. Le sue opere sono state ospitate da istituzioni internazionali di altissimo profilo. Tra queste, la Hayward Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi e il Moderna Museet di Stoccolma. E ancora, il Museum of Contemporary Art Chicago, la Berlinische Galerie, il Museo del Novecento di Milano, il Vaticano, solo per citarne alcune.
L’anteprima del Festival vivrà un secondo grande appuntamento il 14 dicembre, alle 18, nella Rotonda Primo Maggio, con una tappa dell’Urban Impressionism Tour di Dardust. Pianista e producer tra i più influenti della scena italiana, Dardust porterà a Milano Marittima il suo stile che fonde neoclassica, elettronica e contemporaneo, in un live che promette di ridefinire ancora una volta i confini del genere.
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Un percorso d’arte diffuso: dal centro al Molo
Mare d’Arte Festival mette al centro il potere dei simboli come strumenti di incontro e comunità. Per costruire un vero e proprio itinerario artistico che attraversa la città. Accanto all’opera di Marinella Senatore, il percorso ideale conduce:
- al Molo, dove è installata Non basta il canto delle sirene di Valerio Berruti, intervento permanente che ridisegna la linea dell’orizzonte;
- alle Tavole Ottometriche Poetiche di Alessandro D’Aquila, dedicate a Dante e inaugurate il 13 dicembre durante l’evento MAFF. Saranno in mostra fino al 6 gennaio 2026 presso l’Umami Café in viale Gramsci.
Milano Marittima si trasforma così in un vero museo diffuso, in cui arte pubblica, luce, musica e performance si intrecciano per costruire una nuova esperienza culturale della città durante le festività.
Immagini da Ufficio Stampa