La toilette d’oro ‘America’ di Maurizio Cattelan torna in asta da Sotheby’s a novembre 2025: valore stimato oltre 10 milioni di dollari.

Nel novembre 2025, Sotheby’s presenterà America (2016) di Maurizio Cattelan, una toilette perfettamente funzionante realizzata in oltre 100 chilogrammi di oro massiccio a 18 carati. Tra le opere più iconiche e controverse del XXI secolo, America torna sotto i riflettori con un’asta senza precedenti: per la prima volta nella storia, l’offerta iniziale sarà determinata dal valore effettivo del peso dell’opera in oro, oscillando fino al momento del colpo di martello. Un gesto che riafferma la riflessione di Cattelan sulla relazione tra arte, potere e mercato.

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La scultura sarà battuta durante la The Now and Contemporary Evening Auction di Sotheby’s, il 18 novembre alle ore 19:00 a New York, nella nuova sede della casa d’aste al Breuer Building. L’opera – unica versione esistente dopo il furto del secondo esemplare nel 2019 – sarà installata in un bagno del nuovo edificio, in pieno spirito cattelaniano. L’offerta di partenza, calcolata sul tasso dell’oro del 31 ottobre 2025, si aggira attorno ai 10 milioni di dollari, basata sul peso di 101,2 kg. Sotheby’s accetterà anche criptovalute come metodo di pagamento.

«America è il tour de force di Maurizio Cattelan. – commenta David Galperin, Head of Contemporary Art di Sotheby’s New York – Riflettendo in senso figurato e letterale sul mondo dell’arte, l’opera affronta le questioni più scomode sul valore e sui sistemi di credenze che sorreggono il mercato e le istituzioni. Con un gesto duchampiano, Cattelan decostruisce un secolo di storia dell’arte, trasformando il lusso in concetto».

Il valore e la provocazione

Quando fu installata per la prima volta al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 2016, America divenne un fenomeno culturale. I visitatori erano invitati a usarla come una normale toilette: oltre 100.000 persone fecero la fila per vivere quella che la curatrice Nancy Spector definì «un’intimità senza precedenti con un’opera d’arte». Cinque anni dopo la retrospettiva Maurizio Cattelan: All del 2011 – che sembrava segnare il suo addio – l’artista tornava così nel luogo simbolo del suo ritiro con un colpo di scena.

«Il ritorno di Cattelan al Guggenheim non fu solo un ritorno a casa. Fu uno scacco matto concettuale. – sottolinea Lucius Elliott, Head of Contemporary Art Marquee Sales di Sotheby’s – In un momento in cui il valore dell’arte era in discussione, presentò un’opera il cui valore materiale è indiscutibile, trasformando un simbolo di ricchezza in un gesto di universalità».

Nel 2019, l’opera fu esposta al Blenheim Palace – residenza natale di Winston Churchill e sito UNESCO – dove fu poi rubata. All’alba del 14 settembre, cinque ladri smontarono la toilette d’oro e fuggirono. Il furto fece il giro del mondo, alimentando inizialmente il sospetto di una trovata dell’artista. «Ho sempre amato i film sui furti – commentò ironico Cattelan – e finalmente ne faccio parte. I ladri di quest’opera sono i veri artisti?». Due uomini furono condannati nel 2025, ma l’opera non venne mai recuperata.

Un oggetto comune, un monumento assoluto

La brillante superficie dorata di America produce un effetto straniante: un oggetto quotidiano trasformato in monumento. L’impiego dell’oro massiccio testimonia la perizia tecnica e concettuale dell’artista, che continua il dialogo con i limiti dell’imitazione e della rappresentazione. Se Duchamp aveva presentato un orinatoio privato della sua funzione, Cattelan ne esalta l’uso, portando il pubblico a vivere l’opera.

Con America, Cattelan prosegue il suo personale confronto con il concetto di valore, già esplorato in Comedian – la celebre banana fissata al muro con il nastro adesivo – venduta da Sotheby’s nel 2024 per 6,2 milioni di dollari. Qui, l’artista ribalta ancora una volta il paradigma: dal valore simbolico a quello tangibile, invitando lo spettatore a interrogarsi sull’essenza stessa dell’arte.

Foto Preview: Maurizio Cattelan, America, 2016. Courtesy Sotheby’s

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