Il 25 e 26 ottobre torna ApritiModa, giunto alla sua nona edizione, l’appuntamento che svela i luoghi più affascinanti e segreti della moda italiana. Ideato dalla giornalista Cinzia Sasso, nel tempo è diventato uno degli eventi più attesi dell’autunno, capace di valorizzare l’inestimabile patrimonio del Made in Italy. Insieme alle storie di chi lo rende possibile.
«ApritiModa non è solo un’occasione di visita», dichiara Cinzia Sasso. «Ma un’esperienza che fa scoprire e amare un patrimonio immateriale fatto di saperi, tecniche e creatività. Un viaggio nell’anima creativa del nostro Paese. Un’occasione per scoprire che dietro ogni abito, ogni accessorio, ogni tessuto c’è un mondo fatto di passione, storia e visione. Un’iniziativa che unisce pubblico, imprese e istituzioni, con l’obiettivo di celebrare e promuovere nel mondo l’autenticità e la qualità del Made in Italy».
Quest’anno più che mai, ApritiModa accompagna il pubblico dietro le quinte di laboratori, sartorie e atelier che custodiscono la memoria e l’anima creativa del nostro Paese. Dalla A alla Z, saranno 100 le realtà coinvolte, distribuite in 15 regioni, 37 province e 63 luoghi che apriranno eccezionalmente le loro porte per visite guidate gratuite e incontri con stilisti, artigiani e maestranze. Un’occasione per migliaia di appassionati e viaggiatori di scoprire territori e tradizioni spesso nascosti, dove la creatività incontra la storia.
Alla scoperta del Made in Italy
L’edizione 2025 si annuncia, dunque, come una vera mappa sentimentale del Made in Italy. A Garlate (Lecco), il mondo incantato di Antonio Riva svela l’eleganza dei suoi abiti da sposa tra tulle, organza e pizzi. A Piacenza, la sartoria di Ettore Bilotta apre le porte al pubblico mostrando dove nascono le uniformi delle compagnie aeree più raffinate del mondo.
E ancora, sotto i portici di Santarcangelo di Romagna, Filippo Sorcinelli e il suo atelier Lavs mostrano per la prima volta i luoghi in cui prendono forma le vesti papali. In Val d’Ossola, la Manifattura Domodossola racconta una lunga storia familiare trasformata in eccellenza, con oltre un milione di metri intrecciati ogni anno tra cuoio, fibre e rame. Mentre a Gordona, in Valchiavenna, Blossom Skis accompagna i visitatori nella nascita di uno sci, dal legno al carbonio.
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A Trieste, il laboratorio Dezen Dezen ridà vita a antiche stampe di famiglia trasformandole in capi e accessori contemporanei. Nella barchessa di una villa veneta a Presina (Piazzola sul Brenta), D’Orica trasforma l’oro in tessuto con gioielli cuciti a mano. E presenta Treesure, collezione che intreccia oro e seta in un dialogo tra leggerezza e forza.
A Milano, l’atelier Ilariusss si conferma laboratorio di meraviglie. Quattro mani femminili creano copricapi e cappelli-scultura scelti da Margot Robbie, Amal Clooney, Malika Ayane e Farida Khelfa. Sempre nel capoluogo lombardo, poi, lo showroom Doucal’s mostra l’anima del brand. Dove estetica inglese e calzata italiana si fondono in uno stile riconosciuto nel mondo.
A Roma, nel cuore dei Parioli, la storica Sartora Litrico – fondata nel 1951 da Angelo Litrico, sarto di Kennedy, Gassman e Mastroianni – accoglie i visitatori nel suo archivio riconosciuto dal Ministero della Cultura.
A Napoli, il maestro dei gemelli Barbarulo inaugura con ApritiModa l’apertura al pubblico della sua collezione di pezzi unici. In quel di Mamiano di Traversetolo (Parma), la Fondazione Magnani-Rocca, nella Villa dei Capolavori, ospita invece una conferenza dedicata ai Caroselli di Mina per Barilla, tra musica, televisione e costume.
L’omaggio a Giorgio Armani
Non poteva mancare un tributo al re della moda italiana: Giorgio Armani, che fin dalla prima edizione sostiene ApritiModa, apre le porte dell’Armani/Silos per una visita esclusiva alla mostra Armani Privé. Accanto, negli spazi del FLA FlavioLucchiniArt Museum di Superstudio, è allestita la mostra GRAZIE GIORGIO. L’influenza di Giorgio Armani nelle opere di Flavio Lucchini, un sentito omaggio dell’artista al maestro.
Si rinnova, infine, la collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, che per la nona edizione lancia un contest in partnership con il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco. Gli studenti dell’Area Communication and Graphic Design sono chiamati a ideare la grafica degli scaldacollo ufficiali dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026, in un dialogo tra formazione, arte e sport che unisce le nuove generazioni al mondo del Made in Italy.
Immagini da Ufficio Stampa