Il 1° settembre 2025, la street artist Laika ha lasciato il suo segno sulle navi della Global Sumud Flottilla, pronte a salpare verso Gaza. La sua nuova opera, intitolata Sumud, raffigura una donna palestinese che indica con decisione la rotta, con una scia dai colori della bandiera palestinese alle spalle, simbolo di resistenza e speranza.
“Qualcuno ha detto che la Global Sumud Flottilla è un fallimento e non sarebbe dovuta esistere. È vero. Non doveva esserci questo terribile genocidio, né questa marea di persone che mi emoziona. E mi toglie il fiato per la loro forza nel resistere, mettendosi in pericolo. Ho voluto lasciare una traccia, un messaggio nel posto giusto”, spiega Laika. L’artista, nota per il suo impegno sociale, trasforma l’arte urbana in un potente atto di denuncia e solidarietà.
Un grido di resistenza e speranza
Il titolo Sumud, che in arabo significaresistenza, fermezza e perseveranza, incarna la lotta del popolo palestinese. L’opera principale, dipinta sulle navi della Flottilla, mostra una donna che guida la rotta verso Gaza, un gesto che simboleggia determinazione e dignità. E la scia tricolore – verde, bianco e rosso con una striscia nera – rappresenta una “marea di umanità” che si oppone all’ingiustizia.
“È stato un immenso onore dare colore alle navi di donne e uomini coraggiosi che, attraverso un’azione senza precedenti, cercano di rompere l’assedio della Striscia di Gaza. Una terra martoriata, dove ormai ci sono più bombe che bambini”, dichiara Laika. L’artista non si limita a dipingere: usa l’arte come megafono per denunciare il genocidio a Gaza e gli espropri in Cisgiordania, richiamando la responsabilità dei governi occidentali.
Oltre a Sumud, Laika ha arricchito le navi con poster iconici come Liberazione, che raffigura una partigiana e una donna palestinese mano nella mano, Ni una menos e Justice 4 Awdah, dedicato all’attivista ucciso a Masafer Yatta. Queste opere rafforzano il messaggio di solidarietà e resistenza, trasformando la Flottilla in una galleria galleggiante.
“Israele e il suo governo, con la complicità dei governi occidentali, vogliono cancellare ogni traccia di questo popolo. A Gaza con una ‘soluzione finale’ che richiama le pagine più buie della storia europea, e in Cisgiordania con gli attacchi dei coloni e gli espropri di terre. Non possiamo permetterlo”, afferma Laika. “Questa spedizione è lo specchio di un mondo che si ribella e scende in piazza contro la barbarie. Il messaggio è chiaro: bisogna scegliere da che parte stare”.
Laika e l’arte come attivismo
Laika, pseudonimo di un’artista anonima, è da anni una voce di spicco nella street art italiana, nota per opere che affrontano temi sociali e politici con ironia e potenza visiva. Con Sumud, realizzata in un porto segreto per proteggere la missione della Flottilla, l’artista si conferma un punto di riferimento per l’attivismo artistico.
La sua scelta di dipingere sulle navi non è solo estetica, ma un atto politico che amplifica la visibilità della causa palestinese. “Agli attivisti della Global Sumud auguro buon vento, sperando che le mie opere possano accompagnarvi in questo viaggio difficile”, aggiunge, rivolgendo un appello ai governi. “Farete ancora finta di nulla? Continuerete a stringere accordi e a vendere armi a un Paese responsabile di crimini di guerra e contro l’umanità? La fine di Gaza sarà anche la fine dell’Europa democratica. La storia ci presenterà il conto”.
La Global Sumud Flottilla è un’iniziativa senza precedenti, volta a rompere l’assedio di Gaza portando aiuti umanitari e attenzione internazionale sulla crisi.
Immagini da Ufficio Stampa