La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha annunciato i 10 finalisti per la curatela del Padiglione Italia alla 61ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, in programma dal 9 maggio al 22 novembre 2026. La selezione – da un avviso pubblico che ha ricevuto 46 candidature – rappresenta un passo cruciale per definire un progetto che racconti l’arte contemporanea italiana in dialogo con il tema In Minor Keys, ideato dalla compianta curatrice Koyo Kouoh.
La open call, aperta lo scorso febbraio, mira a selezionare “una proposta curatoriale che racconti la contemporaneità del nostro Paese nel campo delle arti visive”, si legge nell’annuncio del Ministero. “All’interno del costruttivo confronto internazionale che la Biennale di Venezia propone sullo scenario artistico da più di un secolo. E restituisca una visione anche particolarmente innovativa e non convenzionale del panorama dell’arte italiana contemporanea”, si legge ancora.
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “La Biennale di Venezia rappresenta da sempre un punto di riferimento per il confronto tra le più significative ricerche artistiche globali. E il Padiglione Italia è una vetrina di straordinaria importanza per mostrare la ricchezza e la vitalità della nostra produzione artistica”.
Gli fa eco il Direttore Generale Angelo Piero Cappello ha aggiunto: “La Direzione Generale Creatività Contemporanea ribadisce il proprio impegno nel sostenere una curatela capace di raccontare le urgenze, le sfide e le prospettive dell’identità artistica nazionale contemporanea. Favorendo progetti che sappiano coniugare visione innovativa e radicamento culturale”,
I finalisti e il processo di selezione
Dalle 45 candidature, sono stati selezionati per la seconda fase dieci finalisti (qui il documento ufficiale). Ecco chi sono (in ordine alfabetico):
- Ilaria Bernardi
- Cecilia Canziani
- Valentino Catricalà
- Alfredo Cramerotti (con Auronda Scalera e Clelia Patella)
- Antonio Grulli
- Justin Randolph Thompson (con Janine Gäelle Dieudji)
- Marta Papini
- Samuele Piazza
- Diego Sileo
- Francesco Stocchi
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I finalisti, selezionati senza graduatoria di merito, devono a questo punto presentare un dossier dettagliato con il progetto espositivo, il quadro economico e il cronoprogramma. La Commissione di valutazione, presieduta dal Direttore Generale Creatività Contemporanea e composta da esperti del settore, valuterà le proposte in base diversi criteri. Tra questi, fattibilità, impatto ambientale, budget e competitività internazionale.
Al termine, una terna finale sarà sottoposta al Ministro della Cultura, che sceglierà il curatore del Padiglione Italia 2026.
In Minor Keys: la visione di Koyo Kouoh
La 61ª Esposizione, intitolata In Minor Keys e curata da Koyo Kouoh, sarà un omaggio alla sua visione dopo la sua improvvisa scomparsa il 10 maggio 2025. “Nell’ottobre 2024 mi è stato conferito il grande onore di essere nominata curatrice della 61ª edizione della Biennale Arte. È con piacere che condivido oggi con lei e con il suo team il quadro filosofico che guiderà la mia curatela della mostra,” scriveva Kouoh l’8 aprile 2025.
La Biennale, con il sostegno della famiglia, realizzerà il progetto come ideato, coinvolgendo advisor come Gabe Beckhurst Feijoo, Marie Helene Pereira e Rasha Salti, con Siddhartha Mitter in qualità di editor-in-chief. L’esposizione, ospitata ai Giardini e all’Arsenale, si aprirà con una pre-apertura il 6-8 maggio 2026 e presenterà artisti, allestimenti e un’identità grafica definiti da Kouoh che verrà svelata a febbraio 2026.
Immagini Shutterstock / Biennale Venezia – In copertina: Padiglione Centrale, Giardini / Foto di Francesco Galli via Biennale Venezia