Uffizi, oltre 50 busti romani tornano a splendere nel Corridoio Vasariano

Il Corridoio Vasariano – percorso aereo che collega Palazzo Pitti alla Galleria degli Uffizi, passando sopra il Ponte Vecchio – ha un nuovo allestimento. Questo gioiello architettonico, voluto dai Medici per muoversi tra le loro residenze senza attraversare le strade, si arricchisce infatti di un nuovo capitolo nella sua storia. Oltre cinquanta busti romani, capolavori della ritrattistica imperiale, sono stati collocati lungo il camminamento. Riportando così alla luce opere che, dagli anni Novanta, giacevano nei depositi degli Uffizi.

Personaggi come Cicerone, Augusto, Sabina, Antonino Pio, Commodo e Faustina rivivono in un allestimento che unisce storia, arte e memoria. E trasformando il Corridoio in un viaggio nel tempo. Selezionati con cura nel Settecento da Luigi Lanzi, vicedirettore degli Uffizi, questi busti erano parte della prestigiosa collezione di antichità medicea. Fino al 1993, ornavano i corridoi principali al secondo piano della Galleria, ma furono rimossi per ricreare l’arredo scultoreo documentato a metà del XVIII secolo.

Corridoio Vasari uffiziCorridoio Vasari uffizi
Foto Galleria Uffizi

Le opere, acquisite sul mercato antiquario per arricchire la raccolta di ritratti imperiali, rappresentano il vertice dell’arte romana, paragonabile alle collezioni dei Musei Capitolini. La loro nuova collocazione non è solo un omaggio alla grandeur del percorso vasariano, progettato come passaggio esclusivo per i signori di Firenze, ma anche un atto di restituzione al pubblico di un patrimonio straordinario, rimasto a lungo nascosto.

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Tale nuovo allestimento  si inserisce in un progetto più ampio delle Gallerie degli Uffizi. Come spiega il direttore Simone Verde: “Dopo la ricostituzione della sala dei marmi antichi al secondo piano della Galleria, questo allestimento è un ulteriore passo avanti. All’insegna del motto ‘Futuro nell’Antico’, per la valorizzazione del collezionismo archeologico mediceo, che agli Uffizi è presente con complessi esemplari come la Sala della Niobe, la serie di sculture dei corridoi ricomposta sulla scorta dell’ordinamento settecentesco. Poi storicizzato, dall’allora vicedirettore della Galleria Luigi Lanzi e il progetto ambizioso e suggestivo, attualmente in corso, di ricostituzione dell’antico ricetto delle iscrizioni”.

Le sculture, con i loro dettagli raffinati, incarnano l’eccellenza della ritrattistica romana, capace di catturare non solo i tratti fisici ma anche l’essenza dei personaggi storici. E il Corridoio Vasariano, con i suoi scorci sul cuore di Firenze, diventa così un museo sospeso, dove l’antichità dialoga con la modernità.

Immagini da Galleria Uffizi