Il Museo Arte e Storia di Bruxelles inaugura due nuove gallerie permanenti dedicate all’Art Nouveau e all’Art Déco. In mostra opere inedite di Horta e Van de Velde.

Il Museo di Arte e Storia di Bruxelles, situato nel cuore del Parco del Cinquantenario, inaugura due nuove gallerie permanenti dedicate alle arti decorative del XIX e XX secolo, con particolare attenzione all’Art Nouveau e all’Art Déco. Si tratta di uno degli interventi più ambiziosi mai realizzati dal museo, con un’estensione totale di 1.200 metri quadri e l’obiettivo di rendere accessibili al pubblico capolavori finora inediti.

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Fondato nel 1835, il Museo di Arte e Storia di Bruxelles ospita collezioni che spaziano dall’antichità all’archeologia nazionale, dalle arti figurative europee alle civiltà extraeuropee. Con l’apertura di queste nuove sezioni, l’istituzione punta a consolidare il suo ruolo di riferimento per l’Art Nouveau in Belgio.

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Due nuove gallerie permanenti (su Art Déco e Art Nouveau) al Museo di Arte e Storia di Bruxelles

La prima galleria, ampia 500 mq, propone una panoramica sull’arte figurativa del XIX secolo: dallo stile Impero al Neogotico, dal Giapponismo ai primi segnali dell’Art Nouveau. Il percorso analizza il mutamento della società borghese, in un contesto segnato dall’industrializzazione e dalla trasformazione degli spazi domestici. Tra i pezzi più importanti, spiccano i mobili della dinastia francese Jacob, utilizzati anche al celebre ballo della Duchessa di Richmond prima della battaglia di Quatre Bras, e preziosi candelabri firmati Odiot, provenienti dalla Fondazione Re Baldovino.

La seconda galleria, di 715 mq, è dedicata all’evoluzione delle arti decorative belghe tra il 1900 e il 1940, con un focus su Art Nouveau e Art Déco. In mostra capolavori di Victor Horta e Henry van de Velde, insieme alle opere di Paul Hankar, Léon Sneyers, Paul Hamesse, Gustave Serrurier-Bovy e Oscar van de Voorde. Tra gli elementi più suggestivi, il Giardino d’Inverno progettato da Horta per l’ingegnere Jean Cousin, smantellato negli anni Sessanta e oggi restituito al pubblico dopo un accurato restauro.

La sezione sull’Art Déco racconta invece l’estetica modernista esplosa a partire dall’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925, con arredi, oggetti e opere che incarnano l’eleganza innovativa dell’epoca.

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