All’asta il 2 luglio a Milano capolavori di de Chirico e Balla, il primo Burri e tre opere dalla collezione di Monica Vitti. La mostra dal 27 giugno.

Il 2 luglio 2025, la casa d’aste milanese Finarte (Milano, Via dei Bossi 2) proposte un’asta di Arte Moderna e Contemporanea con circa 150 lotti di eccezionale valore storico-artistico. Tra i capolavori (qui il catalogo completo), spiccano alcune opere della collezione di Monica Vitti, con dipinti di Giorgio de Chirico e una tempera di Giacomo Balla, accanto al primo dipinto di Alberto Burri e alla raccolta di Lella e Fausto Bertinotti.
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Le opere della Collezione di Monica Vitti

La collezione di Monica Vitti impreziosisce l’asta con tre capolavori. Bagni misteriosi di Giorgio de Chirico (1935, olio su tela, 69,7 x 49,7 cm, €400/600mila) rievoca l’Ospite misterioso delle litografie per Mythologie di Jean Cocteau, con la figura enigmatica della cabina. Niobe (1921, tempera su tela, 53 x 42 cm, €450/650mila) riflette, invece, l’ispirazione del Maestro dai Niobidi degli Uffizi durante il soggiorno fiorentino, esposta nella sua personale milanese del 1921.
Completa la terna Compenetrazione iridescente – Studio per Penetrazione + spazio di Giacomo Balla (1912, tempera su carta, 19 x 26,5 cm, €65/80mila), con uno studio a grafite sul verso, rara testimonianza del suo ciclo futurista. Queste opere, legate alla leggendaria attrice, testimoniano la passione dell’attrice per il collezionismo e per l’arte contemporanea.

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Altre opere all’asta: da Burri a Boetti
Ma Finarte ha in serbo altre rarità. L’asta comprende, infatti, Texas (1945), primo dipinto di Alberto Burri realizzato nel campo di concentramento di Hereford, stimato €600/800mila. A proposito dell’opera, l’artista stesso raccontò nel 1994: “Dipingevo tutto il giorno, era un modo per non pensare a tutto quello che mi stava intorno e alla guerra. Non feci altro che dipingere fino alla liberazione. E in questi anni capii che io ‘dovevo’ fare il pittore. (…) I quadri fatti allora sono per me oggi validi come le mie ultime opere, né più né meno in termini di intensità pittorica”.


Dalla collezione Bertinotti emergono due serigrafie di Andy Warhol su Mao Tse Tung (1972, €20/30mila ciascuna), doni di Piero Dorazio, una scultura ceramica di Giosetta Fioroni e Camion (1976) di Titina Maselli. Tra i lotti, spiccano infine Una torre sassone (1992) e Ora di pranzo (2007) di Salvo, e Le nuove autonomie (1979) di Alighiero Boetti, ricamo da €60/80mila, rappresentando il meglio del mercato attuale.
Raggiungibile con metro M1/M2 (Cadorna) o bus 61/94, la sede di Finarte ospita l’esposizione dal 27 giugno al 1° luglio (10-19), con l’asta il 2 alle 16:00. L’ingresso è gratuito per la visione, mentre i lotti sono acquistabili tramite offerte online o in sala.
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: dalla collezione Monica Vitti: Giorgio de Chirico, I bagni misteriosi, 1935, olio su tela, cm 69,7 x 49,7