Dal 18 al 21 maggio, Borderless Museums a Nova Gorica-Gorizia per GO! 2025: ICOM ridefinisce i musei come ponti di inclusività e dialogo culturale.
Le città di Nova Gorica e Gorizia, unite come Capitale Europea della Cultura 2025, accoglieranno dal 18 al 21 maggio la conferenza internazionale Borderless Museums. Redefining Museum Narratives and Inclusivity. Organizzata da GECT GO, Zavod GO! 2025, ICOM Italia, ICOM Slovenia, ICOM Europe, ICOM South East Europe, con Walk of Peace e Goriški muzej, l’evento si inserisce nel cartellone di GO! 2025. Un appuntamento che chiama a raccolta la comunità museale per ripensare il ruolo dei musei in un mondo senza barriere, tra inclusività e dialogo culturale.
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La conferenza si apre il 18 maggio, in concomitanza con la Giornata Internazionale dei Musei, coordinata da ICOM dal 1977. Una coincidenza amplifica il messaggio di Borderless Museums, che invita a vedere i musei come ponti per la pace, la cooperazione e la comprensione reciproca. In un’epoca di trasformazioni culturali e geopolitiche, l’evento propone una riflessione su come le istituzioni museali possano superare confini fisici e simbolici.

Il programma, ricco di talk, vede protagonisti nomi di spicco come Emma Nardi (Presidente ICOM), Sharon Macdonald (CARMAH Berlino), Charles Esche (University of Arts Londra), Tamara Nikolić Đerić (curatrice indipendente), Steph Scholten (Hunterian Glasgow) e Roberto Balzani (Università di Bologna). I relatori esploreranno temi quali la decolonizzazione, l’etica museale, la partecipazione delle comunità. Selezionati tramite una Call for Abstract da un Comitato Scientifico transnazionale, gli speaker, provenienti da Europa ed Egitto, affronteranno anche la cooperazione transfrontaliera e il superamento delle barriere culturali.
Musei come ponti in una terra di confine
In una regione come quella di Gorizia e Nova Gorica, dove il confine ha segnato divisioni storiche ma oggi rappresenta un’opportunità, la conferenza assume un valore emblematico. I musei diventano, infatti, strumenti di dialogo e riconciliazione. L’evento si propone come spazio di confronto per i professionisti, favorendo la condivisione di pratiche innovative e la costruzione di nuove prospettive.
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Temi come la rappresentazione delle memorie condivise e la valorizzazione della diversità saranno al centro di un dibattito che guarda al futuro. Borderless Museums non è solo un incontro, ma un laboratorio di idee con cui ridefinire le narrazioni museali per chi crede nel potere dell’arte di unire, ispirare e superare ogni barriera.
Immagini da Ufficio Stampa