Esempio di architettura orientalista, il Castello di Sammezzano ha da poco una nuova proprietà che ha annunciato di volerne fare un museo.

loading

Nuova proprietà per il Castello di Sammezzano, situato a Reggello, a una trentina di chilometri da Firenze. Esempio di architettura eclettica orientalista nel cuore della Toscana, infatti, l’edificio è stato acquisito dalla famiglia Moretti che ha confermato l’impegno alla valorizzazione dell’immobile. Dopo oltre 30 anni di abbandono, dunque, l’acquisizione offre speranza per il restauro e la successiva trasformazione in museo, con supporto istituzionale.

L’articolo continua più sotto

La nostra newsletter bisettimanale dedicata al mondo dell’arte e della cultura

Una notizia che è stata accolta con entusiasmo – anche social – dai gruppi che sostengono il Castello come si legge dal profilo Instagram @savesammezzano. In attesa che il passaggio sia definitivo – 30 giorni per i possibili ricorsi e 60 per il diritto di prelazione dello stato – già si plaude all’iniziativa privata. “La famiglia Moretti già si starebbe mettendo all’opera per il recupero di Sammezzano. Dando priorità all’istituzione di un museo sulla storia del castello, aperto al pubblico”, si legge in questo post.

Castello Sammezzano
Foto Shutterstock

Stando a quanto i neo-proprietari hanno dichiarato, i lavori di recupero riguarderebbero sia il castello (con focus sul piano nobile) sia il parco che lo circonda. Compreso “l’abbattimento dell’ecomostro in cemento armato ubicato a poche decine di metri dal castello”. E a seguire potrebbero poi essere avviate anche attività di tipo alberghiero e organizzazione di eventi. Insomma, un progetto complesso e completo che mira a riportare in vita la pregevole struttura, e che è stato a lungo coltivato dalla famiglia.

Era, infatti, il 2018 quando l’imprenditore Giorgio Moretti (anima della Fondazione Angeli del Bello) aveva mostrato interessa per l’asta, andata poi deserta. Quindi, su iniziativa della figlia Ginevra, una rinnovata attenzione ha portato al recente acquisto. Fondamentale anche il supporto del comitato FPXA, guidato da Massimo Sottani, ex sindaco di Reggello, che negli anni ha lavorato per preservare il sito.

Sammezzano, un gioiello architettonico

Il Castello di Sammezzano, è un gioiello architettonico noto per il suo stile arabeggiante. Le origini dell’edificio potrebbero risalire addirittura all’epoca romana, secondo una leggenda che vede Carlo Magno passare nel 780 di ritorno da Roma. Tuttavia, la sua trasformazione in un capolavoro orientalista avvenne nel XIX secolo grazie a Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che tra il 1853 e il 1889 lo ridisegnò con influenze moresche, indiane e orientali.

Ferdinando, nobiluomo, politico e intellettuale, era appassionato di botanica, zoologia e culture orientali, e ispirò un design che fondeva elementi moreschi, indiani e altri stili orientali, raro in Italia. Successivamente, la figlia Marianna, legata alla corte degli Zar russi, contribuì a diffonderne la fama oltre i confini toscani, curando anche un giardino simile a Mamiano.

LEGGI ANCHE: — Bronzi di Riace, giganti fragili tra mito e mistero: nuove ipotesi sulle loro origini

Con il suo stile Moorish Revival, Sammezzano è celebre per i suoi interni eclettici, a partire dalla Sala dei Pavoni e la Sala degli Specchi, decorate con archi a ferro di cavallo, stucchi e piastrelle colorate. Il vasto parco, progettato in stile inglese, completa l’esperienza, rendendo il castello un dialogo tra Oriente e Occidente, unico in Italia.

Castello Sammezzano
Foto Shutterstock

Dopo tre decenni di abbandono, l’impegno dell’ex sindaco Sottani presidente del comitato FPXA dal 2012 e l’intervento della famiglia Moretti aprono a un futuro di rinascita. Sottani è cauto ma ottimista: “Voglio aspettare a festeggiare. Non credo che i creditori possano trovare vizi per eventuali ricorsi e neanche che lo Stato possa portare a termine la prelazione”, ha dichiarato a La Nazione.

Sammezzano, con la sua storia e arte unica, è pronto a rinascere come polo culturale nazionale, grazie alla visione della famiglia Moretti e al sostegno istituzionale, come auspica Sottani: “Credo che tutte le istituzioni non potranno che sostenere l’impresa che la famiglia Moretti vuole affrontare”.

Immagini via Shutterstock

Revenews