“Comprendo quale può essere il suo stato d’animo”: Mimmo Lucano si esprime sulla vicenda di Carola Rackete, capitana della Seawatch-3. Ecco le sue parole

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In questi giorni Carola Rackete sta raccogliendo parole solidali da parte di molti personaggi pubblici – e non. Questa domenica, Mimmo Lucano si è espresso sulla vicenda della capitana della Seawatch-3.

L’ex Sindaco di Riace era ospite – a Santa Severa – de “La Città Incantata – quinto meeting internazionale dei disegnatori che salvano il mondo”, promosso dalla Regione Lazio-Progetti Speciali ABC con LAZIOcrea, ATCL, Roma Lazio Film Commission e Arsial. Ha parlato alla vasta platea del meeting in occasione di un confronto sui muri (concreti o immaginari) che dividono i popoli e le culture.

Durante l’incontro sono stati citati moltissimi esempi di muri, distanze frapposte anche all’interno di una stessa comunità. Ne hanno parlato Annalisa Corsi, Sara Colaone e Renato Chiocca, autori di fumetti, libri e documentari incentrati sul tema. Ci sono state le testimonianze di Luca Del Re, giornalista de LA7 TV, e Giovanni Visone, di InterSOS.

Infine Mimmo Lucano ha avuto spazio, nel confronto, per portare la sua testimonianza e la sua solidarietà a Carola Rackete.

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L’incontro con Mimmo Lucano a Santa Severa

“I muri sono di cemento, di mare… sono quelli dettati dalla paura, soprattutto” esordisce il direttore artistico del meeting e moderatore dell’incontro, Luca Raffaelli.

“Non mi ero mai accorto che ci fossero barriere o muri; ho sempre immaginato uno spazio libero, aperto, per tutti” ribatte Lucano, portando la sua testimonianza di ex Sindaco.

Quelli della discriminazione sono i muri più difficili da abbattere. Anzi alle volte sembra una lotta che non avrà mai fine. (…) E poi invece quelle stesse barriere hanno avuto un effetto anche su di me. Fino a sospendermi come Sindaco. Ad avere un destino che secondo me non è molto diverso da quello di questa ragazza. Che alla fine ha subito più o meno le stesse cose… per un reato di umanità.”

Lucano prosegue parlando di “negazione della libertà” riferendosi alle misure cautelari imposte a Carola Rackete e a lui stesso, mettendo a confronto le due storie.

Mimmo Lucano su Carola Rackete: “Capisco il suo stato d’animo”

In seguito l’ex Sindaco passa in rassegna tutte le procedure processuali che lo hanno riguardato, tutti gli atti che sono stati raccolti per indagare su di lui. Dalle ispezioni sul suo operato a quelle sul suo patrimonio, nulla è stato tralasciato.

“Hanno visto tutte le mie cose… io non ho niente come patrimonio.

Se n’è accorto il gip (giudice per le indagini preliminari, ndr) e ha detto: << ma questo Sindaco non ha toccato un euro, non ha nulla. Di cosa viene accusato se non di reati di umanità?>>

È per questo che di questa ragazza, Carola, io comprendo quale può essere il suo stato d’animo”