Intervista a Diana Letizia che, con Zeina Ayache, ha fondato il sito Cani&Umani per diffondere un’informazione corretta sui migliori amici dell’uomo.

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“Informare correttamente per sottolineare l’importanza della relazione tra cane e umano”. Questa è la mission principale di Cani &Umani, il sito di cultura cinofila di Diana Letizia, giornalista e responsabile della redazione online de Il Secolo XIX, e Zeina Ayache, giornalista di Fanpage.it e educatrice cinofila.

Non l’ennesimo sito che mette insieme notizie sul migliore amico dell’uomo, ma una raccolta di approfondimenti che diano “valore all’individualità del cane – sottolinea Diana – e che faccia chiarezza su queste due specie che si mettono in relazione”.

“Siamo due professioniste dell’informazione che hanno deciso di creare uno spazio unico sul web nel panorama italiano per fornire contenuti sulla cinofilia che diano valore all’aspetto della relazione che si crea tra il cane e l’essere umano.  – ci spiega Diana – Quando nella mia vita è arrivato Frisk, il mio cane, ho iniziato a farmi delle domande su di lui e su di me e mi sono rivolta a un’educatrice cinofila genovese, Valentina Biedi, che mi ha indirizzato e guidato verso il cosiddetto approccio cognitivo-zooantropologico, il cui fondatore è Roberto Marchesini. Ho iniziato così a scrivere articoli anche con interviste a chi si occupa sul campo di educazione e istruzione cinofila mettendo appunto il rapporto tra le due specie al centro. Il mio interesse si è incrociato con quello di Zeina che aveva già realizzato diversi video e articoli con le stesse intenzioni di informare e diffondere una cultura cinofila basata sul rispetto e sull’ascolto del cane. Ci siamo così dette Perché non creiamo un sito nostro? Soprattutto dopo esserci rese conto che manca nel giornalismo una conoscenza approfondita e una vera competenza in materia, mentre abbondano notizie di colore solo per fare clic o di cronaca nera in cui, spesso, è assente proprio la spiegazione dei comportamenti che possono purtroppo condurre a eventi nefasti sia per gli uomini che per i cani. Il nostro obiettivo è di riuscire a dare una lettura che sia basata sullo studio e sulla conoscenza e ci teniamo a far parlare coloro che ne hanno le competenze: educatori, ricercatori, etologi, veterinari e chiunque abbia titolo a farlo“.

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Il concetto di relazione, in questo senso, appare fondamentale. “Vogliamo far capire alle persone che c’è una grande differenza tra il dire Ho un cane e Vivo con un cane. Già solo questo passaggio mentale riuscirebbe a far vivere il rapporto in maniera diversa con il proprio compagno di vita. Il sito è volutamente semplice. Abbiamo raccolto gli articoli che avevamo scritto sulle nostre testate di appartenenza e poi abbiamo iniziato a scrivere altri approfondimenti, usando la nostra firma per lanciare il messaggio che quella tra uomo e cane è una relazione in cui ci sono due individui, ognuno con le proprie prerogative di specie ma sottolineando il concetto che il cane ha le sue motivazioni e le sue cognizioni e aiuta tanto conoscerle per entrarci in contatto in maniera serena e appagante per entrambi”.

Proprio per questo, su Cani&Umani troverete risposte a domande molto comuni, ma anche racconti di vita, come le esperienze vissute da Diana in Marocco e Costa Rica.

“Un momento fondamentale per me e Zeina è stato quando abbiamo partecipato separatamente a una working holiday con due educatori cinofili italiani, Clara Caspani e Lorenzo Niccolini. Sono i due fondatori del progetto Stray Dogs International e avevano organizzato delle settimane di lavoro e studio per portare persone interessate al tema dei cani liberi a Taghazout, un paesino del Marocco dove si può osservare la convivenza tra randagi e umani. Dopo il nostro viaggio, purtroppo, c’è stato un massacro di cani perpetrato dalle autorità locali. Io poi sono tornata insieme proprio alla Biedi, l’educatrice cinofila che è tra le protagoniste del web doc che ho realizzato: un documentario multimediale con cinque testimonianze video di persone che operano sul territorio, una parte testuale e diverse photogallery. Quel prodotto giornalistico è proprio l’esempio di ciò che vorrei fosse Cani&Umani: un luogo virtuale in cui noi siamo il tramite per dare voce a chi davvero si impegna ogni giorno per far sì che le condizioni di vita tanto dei cani liberi quanto di quelli che vivono accanto a noi possano migliorare nel segno del rispetto delle emozioni e delle esigenze di entrambe le specie”.

Differente l’esperienza in Costa Rica, nel Territorio de Zaguates. “Sono andata in questo santuario unico al mondo, fondato da Lya Battle. Questa donna ha ereditato una fattoria con ettari e ettari di terreno in cui ospita migliaia di cani che hanno alle spalle abbandoni o  maltrattamenti e ora lì sulle alture di San José vivono in piena libertà. Camminare su una montagna con trecento, quattrocento cani che ti seguono perché scelgono di stare con te, ti fa riflettere ancora di più sulla relazione che spontaneamente un cane libero decide di avere con un essere umano e ti fa vedere il mondo dell’educazione cinofila ancora da un’altra prospettiva. Andare da un educatore cinofilo è importante, è un passo avanti ma è fondamentale capire che se vogliamo iniziare un percorso è perché vogliamo metterci in gioco anche noi ed è su di noi, anche e soprattutto, che dovremo lavorare per crescere assieme a chi abbiamo obbligato a vivere con noi, a differenza proprio di quei cani marocchini o costarincensi ma senza alcun paragone tra gli uni e gli altri. Senza entrare nel merito di chi sta meglio e di chi sta peggio: semplicemente valutando però che quelli che sono nelle nostre case ce li abbiamo portati noi e questo determina una consapevolezza nell’assunzione di una grande responsabilità”.

Due esperienze distanti eppure così simili, che mettono in luce, dunque, lo stesso principio.

“Ti rendi conto che i cani sono individui e, in quanto tali, sono liberi e possono decidere se stare o non stare con te. – precisa Diana – Siamo due specie che si sono vicendevolmente addomesticate: del resto è l’unico animale che vive così intimamente con noi da sempre. Il nostro scopo – conclude – è dunque trasmettere questo approccio cinofilo giornalistico a chiunque sia interessato al mondo dei cani. Vorremmo arrivare a tutti perché chi ha un cane accanto ha in fondo sempre bisogno di un suggerimento, un consiglio o anche solo un momento di pausa dal quotidiano per scoprire cose meravigliose che si possono fare insieme quando ci si conosce fino in fondo”.