Come nasce una colonna sonora per un film? Lo abbiamo chiesto al premio Oscar Alexandre Desplat, il cui ultimo lavoro è ‘The Sisters Brothers’ di Jacques Audiard al cinema dal 2 maggio.

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Vi siete mai chiesti come nasce una colonna sonora? Un film può avere tutto un altro effetto in base alle note che accompagnano le scene. Ma come fa un compositore ad approcciare un film e scegliere il giusto equilibrio di note, strumenti, emozioni ed atmosfere?

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Comporre musica, che sia di scena per un film o per uno spettacolo teatrale oppure una semplice canzone, ha qualcosa di magico di straordinario; ha quasi dell’impossibile.

La pensa così anche il compositore due volte Premio Oscar Alexandre Desplat. Lo abbiamo incontrato a Roma in occasione della presentazione di ‘The Sisters Brothers’ film di Jacques Audiard, che arriverà al cinema dal 2 maggio. Il film è stato presentato all’interno della manifestazione Rendez Vous – Nuovo Cinema Francese, giunta quest’anno alla sua 9^edizione.

Alexandre Desplat, nove nomination agli Oscar di cui ne ha vinti due con ‘Grand Budapest Hotel’ e ‘La Forma dell’Acqua’, ha composto colonne sonore per oltre 70 film che spaziano nei generi più disparati dal western alla commedia, passando per il drammatico e il fantastico.

“Cerco di non fare sempre la stessa musica. – racconta Desplat -A volte la cosa più difficile è convincere un regista, che mi ha chiamato perché gli sono piaciute delle musiche che ho fatto per un altro film, che tu sei in grado di fare altre cose altrettanto belle ma diverse”.

‘The Sisters Brothers’ è il settimo film che Alexandre Despalt fa insieme a Jacques Audiard. Il primo fu ‘Regarde les hommes tomber’ del 1994, ma da allora ad oggi il loro metodo di lavoro è sempre lo stesso.

“Anche se c’è una continuità estetica nei suoi film – spiega Desplat ai nostri microfoni – cerchiamo sempre altre vie altre idee, facendo un melange tra quella che è una musica un po’ trattenuta che resta un po’ indietro e il desiderio che la musica crei uno spazio ulteriore. Uno spazio supplementare rispetto a quello che l’immagine propone. Che sia restringere l’immagine o ingrandirla, o creare una profondità di campo, e accompagnare la narrazione.”

Aspetto questo fondamentale per Desplat. Secondo lui il compositore quando viene coinvolto sul progetto artistico di un regista, diviene come un tassello un elemento a servizio del progetto.
“Devo conservare la mia integrità artistica e allo stesso tempo essere al servizio dell’immagine e della narrazione proposte”.

La musica per Alexandre Despalt deve vibrare insieme alle immagini. E’ facile cedere alla tentazione di creare una colonna sonora che provochi ciò che vediamo. Più difficile è mantenere il controllo l’umiltà e la capacità di lasciare che la musica faccia un passo indietro quando serve. Una colonna sonora deve accompagnare la narrazione, come sottolinea Despalt, non solo l’immagine.
Ma come nasce una colonna sonora? Ogni compositore ha il suo metodo il suo processo creativo. Per Alexandre Desplat è molto importante vedere almeno in parte il film, ascoltare le voci e i rumori.

La cosa più importante per me, è vedere e ascoltare il film. Perché i rumori e le voci sono importanti quanto le immagini. Ho scelto di comporre musica da film perché è quello che ho sempre desiderato fare. Amo il cinema e da adolescente collezionavo colonne sonore. Mi affascinava trovare quella magia come diceva lei nella domanda, come fosse possibile che una musica e un’immagine riescano a sposarsi così bene.”

Foto crediti@kikapress
Intervista a cura di Elena Balestri
Si ringrazia per la traduzione Ludovica Cavallari