Durante l’estate il maestro Giovanni Allevi è protagonista di quattro eventi speciali in location d’eccezione per raccontare la sua ‘Musica dall’Anima’.

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Un movimento di libertà non condizionato dal giudizio e dal riscontro esterno. È questa, forse, la conquista più grande di Giovanni Allevi che, dopo lo stop legato alla malattia, riparte con Musica dall’Anima – quattro eventi speciali in location d’eccezione – e con il brano Nostalgia. C’è tutto in queste note, in questi concerti unici a cui il maestro affida come mai prima d’ora tutto ciò che la vita gli insegnato. Ciò che gli ha tolto e ancor di più donato. Sentire Allevi parlare, con quella pacatezza e quel sorriso accennato che lo hanno sempre contraddistinto, fa dimenticare (quasi) la battaglia che sta portando avanti contro il mieloma multiplo.

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Una debolezza fisica che ha portato nel compositore un’esplosione creativa i cui primi frutti si svelano proprio i questa estate 2025. “Ognuno di noi è una centrale atomica della creatività ma siamo noi stessi poi è porre dei freni inibitori legati ai diktat di una società conformista”, ci racconta Allevi quando lo incontriamo. Con il digitale siamo sempre più controllati e impauriti da quello che diciamo. Tra i doni della malattia c’è una libertà dal giudizio che mi permette di comporre in maniera libera. Ed è, per me, una condizione completamente inedita, in trent’anni di carriera. La respiro a pieni polmoni.

Giovanni Allevi
Foto da Ufficio Stampa

Non so se questa malattia, anzi, sia stata conseguenza del contrasto continuo e del combattimento che ho dovuto affrontare. Ho sempre dovuto combattere, con entusiasmo e gioia, ma pure sempre lottare. E il nostro corpo è una memoria che influisce sulla vita delle nostre cellule. Ma è anche possibile che la malattia mi abbia consegnato il messaggio di vivere liberamente il rapporto con la musica, come quando ero bambino. Di recuperare quella follia e non ostacolare la creatività. Amo vivere la tradizione classica proiettata nel nuovo”.

Dalla matematica alla nuova opera

Non è un caso, del resto, che nel suo nuovo Concerto MM22 per Violoncello e Orchestra da cui è estratto Nostalgia ci sia il portato emotiva della malattia. Dalla disperazione alla speranza. “Appena ricevuta la diagnosi, al telefono, ho attraversato un momento di sconforto, anzi di disperazione. – comincia Allevi – Perché la diagnosi è una sentenza. Poi, però, non mi sono chiesto se sarei sopravvissuto o se il dolore sarebbe aumentato, ma a quali note corrispondesse la parola mieloma secondo il metodo matematico di Bach.

Con un rapido calcolo mentale ho trascritto sette note, una melodia dolcissima in do maggiore con una malinconia bellissima. E ho voluto affrontare tutto il percorso della terapia componendo un’opera partendo proprio da queste sette note. MM22 per Violoncello e Orchestra è un diario musicale che racconta in note tutte le emozioni vissute in un anno e mezzo tra incertezza, dolore, angoscia, speranza, gratitudine, incanto. La scoperta del l’immortalità dell’anima… Tutto questo è confluito in quest’opera, nata all’ottavo piano dell’Istituto Tumori di Milano, luogo per me sacro dove cielo e terra si incontrano.

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Seguendo, dunque, la scuola di Bach, è nata Nostalgia – disponibile dal 2 giugno –. “Non un brano per pianoforte – spiega Allevi – perché in quel periodo avevo un fortissimo tenore alle dita quindi ho temuto di non poter più suonare. Così ho affidato la composizione al violoncello. Ha dieci quadri che rappresentano dieci stati dello spirito, dieci momenti: dall’angoscia all’attesa all’ebrezza. Quello più intenso è un adagio cantabile, Nostalgia, scritto forse nel momento più difficile quando, dopo la chemio, senza capelli, con la flebo e con forti dolori nonostante, ero in attesa di sapere. Ero in bilico tra la vita e la morte: lì una forte nostalgia della mia vita ha squarciato il mio cuore”.

Musica dall’Anima, quattro città per quattro temi

Ora è tempo di tornare anche sul palco, e Giovanni Allevi si prepara a farlo con quattro eventi speciali in altrettanti venue d’eccezione. Ogni serata, inoltre, è dedicata a un tema e prevede un incontro con un ospite non musicale per un dialogo tra suono e pensiero. “Mi avevano chiesto se volessi un ospite musicale ma ho voluto una personalità di eccezionale levatura culturale perché questo evento contiene significati filosofici oltre la musica. È un concerto che nasce dalla sofferenza e cerca la luce, nasce dal dolore e cerca il sollievo”.

Da qui anche le tematiche, care all’artista, le stesse “che ogni essere umano ha trovato sulla sua strada. Volevo, quindi, un intellettuale con cui dialogare su questi temi prima del momento clou, l’esecuzione di Nostalgia”. Si parte da Roma, il 20 giugno, alle Terme di Caracalla; con il maestro, Alessandro Barbero a proposito di Eresia. Quindi, a Taormina, il 5 luglio al Teatro Antico, si parla di Sacro con il teologo e filosofo Vito Mancuso mentre a Venezia, l’8 luglio al Gran Teatro La Fenice, il tema sarà La Follia, introdotto dal filosofo Luciano Floridi. Infine, a Firenze, il 19 luglio al Parco Mediceo di Pratolino, la parola chiave sarà Bellezza, con ospite Amalia Ercoli Finzi, ingegnera aerospaziale.

ALLEVI Musica Dall'Anima
Locandina da Ufficio Stampa

Sono quattro dimensioni dello spirito che ho incontrato durante il mio percorso. E apro con Eresia, dopo che sono stato definito l’eretico della musica classica. Una definizione che all’inizio presi come complimento. La mia eresia? Aver continuato a sostenere che la musica classica sia rinnovabile e che il compositore ha il dovere di portare avanti questa innovazione. Ma è inevitabile suscitare l’opposizione di chi sostiene che la classica debba essere sempre una certa cosa. Forse sono stato ingenuo a esporre questo mio intento estetico a un mondo che non era pronto al cambiamento.

La vera essenza dell’essere umano è l’incertezza. Certe volte guardo il mio gatto con invidia perché sa sempre cosa deve fare. L’essere umano vive in un’indeterminatezza di fondo, che la malattia porta all’ennesima potenza. Per questo sarà bello parlare di questi temi con personalità che li hanno affrontati nella loro vita.

Immagini da Ufficio Stampa

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