Sulla copertina una foto da bambina e ricami: ‘Francesca’ di Francesca Michielin è un ritorno a se stessa.
Sulla copertina del nuovo singolo di Francesca Michielin – che, del resto, si chiama Francesca – spunta una foto da bambina e lettere ricamate all’uncinetto. Francesca ricomincia da sé, come si evince anche dalla nuova vita sui social: su Instagram, in particolare, la cantautrice ha cancellato tutto lasciando solo i due post che annunciano la nuova canzone. E a chi le scrive che è nella sua Reputation Era, risponde che no, è solo l’era di Francesca.
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Disponibile da venerdì 30 maggio per Columbia Records/Sony Music Italy, Francesca è scritto dalla Michielin in collaborazione con Galea (al secolo Claudia Guaglione), Kaput (Antonio Caputo) e Francesco Katoo Catitti (che firma anche la produzione).
«Segna per me un nuovo inizio, un passo importante verso la riscoperta di me stessa. – dice la Michielin – Sono in questo viaggio da quando avevo 16 anni e in tutto questo tempo ho cambiato pelle mille volte. Ma oggi sento il bisogno profondo di fermarmi e chiedermi chi voglio davvero essere come artista. Voglio essere autentica, sincera con chi mi ascolta e soprattutto con me stessa».

Francesca, il nuovo singolo di Francesca Michielin
Il brano parla della scelta di allontanarsi da ciò che ci fa sentire fuori posto e tornare in un luogo sicuro nel tentativo di cercarsi e cercare di capirsi. Un grido che sprigiona la consapevolezza di essere divisi tra due mondi: ciò che si vorrebbe essere e quello che, in qualche modo, si deve essere.
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Francesca è anche lo specchio di una generazione intera, quella dei millennial, cresciuta in una società spezzata vittima di fratture sociali e tensioni politiche. La stessa generazione che sta provando a ricomporre i pezzi di puzzle troppo frammentato «dentro un mondo che corre, che ci chiede di essere sempre produttivi, dove perfino l’arte diventa qualcosa da consumare in fretta. Questa non era la vita che avevamo immaginato da bambini», racconta la cantautrice.
Foto preview: Roberto Graziano Moro