Musica, un visual film, la moda, la fotografia: il nuovo album di Miley Cyrus – ‘Something Beautiful’ – va anche ‘visto’.
Si intitola More To Lose il nuovo singolo di Miley Cyrus, estratto dall’album di inediti Something Beautiful (Columbia/Sony Music), in uscita il 30 maggio. Un brano – che come l’intero progetto discografico – unisce musica e arte, a partire dal fatto che è stato presentato in anteprima durante un esclusivo evento pre-MET GALA curato da Moncler presso Casa Cipriani a New York.
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Il singolo precedente – End of the World – è invece accompagnato da un video musicale che si ispira alla performance di Miley Cyrus ai Grammy Awards dell’anno scorso. Miley è nel suo elemento, sul palco con il microfono in mano, e indossa un abito originale Mugler creato da Casey Cadwallader. In questo modo, il video mette già in evidenza l’estetica unica e originale che caratterizza l’intero progetto. Ogni brano diventa una vera e propria opera d’arte totale, dove musica, cinema e moda si intrecciano in un’unica e straordinaria esperienza audiovisiva.
Miley Cyrus: l’album Something Beautiful e il visual film
L’album Something Beautiful – composto da 13 tracce inedite – sarà infatti accompagnato dall’uscita di un visual film, in uscita a giugno e presentato il 6 giugno al Tribeca Film Festival. Il film è prodotto da Miley Cyrus, XYZ Films e Panos Cosmatos, in collaborazione con Sony Music Vision, Columbia Records e Live Nation, e diretto da Miley Cyrus, Jacob Bixenman e Brendan Walter.
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Nell’artwork dell’album, Miley Cyrus, fotografata da Glen Luchford, indossa un abito couture del 1997 di Thierry Mugler. Un rimando all’estetica audace e alla narrazione visiva del progetto, e che si può vedere anche nel visual di Prelude. La moda sarà centrale nel film, grazie anche alla presenza di abiti originali customizzati di Casey Cadwallader per Mugler, visibili già in Something Beautiful e End of the World.

Il visual film infatti ha al suo interno numerosi abiti d’archivio di Thierry Mugler, insieme ad alcuni pezzi rari di Jean Paul Gaultier, e abiti custom di Alexander McQueen e Alaïa. Inoltre, il coreografo Benoît Debie aiuta a dar vita a queste incredibili suggestioni visive, rendendo ancora più profonda la narrazione di tutto il progetto.
Foto di Glen Lunchford