Blanco è tornato: ‘Piangere a 90’ è una struggente ballad che, nelle sue visioni, cita ‘Il cielo sopra Berlino’ di Wim Wenders.

È finalmente uscito Piangere a 90, il nuovo singolo di Blanco disponibile dal 9 maggio per EMI Records Italy (Universal Music Italy). Anticipato da un video spoiler pubblicato sui canali social e accompagnato da un videoclip su YouTube, Piangere a 90 segna il ritorno di Blanco dopo un anno di silenzio. È il racconto di qualcosa di estremamente personale, come le proprie cadute e le proprie rinascite. Scritta da Blanco e Tananai, la canzone è prodotta da Michelangelo.

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Per quanto riguarda l’impianto grafico e l’estetica del brano, sia nello spoiler sui social che nell’artwork Blanco appare appeso in quello che è probabilmente il set del videoclip (si nota infatti anche il green screen). Il videoclip, realizzato dal collettivo Broga’s, è una lente d’ingrandimento sulla fragilità di Piangere a 90. Blanco – come recita la nota stampa ufficiale – «si ripresenta al suo pubblico riflessivo e tormentato, dall’alto del delicato piedistallo che lo regge, e ripensa al se stesso – Riccardo – di tanti anni fa, col desiderio di rivivere quella spensieratezza».

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La reference – dichiarata – è quella dell’angelo Damiel ne Il cielo sopra Berlino, capolavoro di Wim Wenders datato 1987, in un limbo tra mondo fisico e mondo spirituale.

Il Cielo sopra Berlino

Il film a cui Blanco fa riferimento è ambientato a Berlino e i protagonisti sono Damiel e Cassiel, due angeli che – dalla Seconda Guerra Mondiale – girano per la città ascoltando i pensieri delle persone che incontrano. Damiel, in particolare, finisce per vivere e respirare l’umanità in cui incappa, tanto da innamorarsi di una donna: una bellissima e triste trapezista di nome Marion. Sospeso tra spiritualità e umanità, Damiel vede il mondo in bianco e nero, finché non sceglierà di diventare uomo a tutti gli effetti. Solo allora – nella Capitale tedesca e ai piedi del muro – inizierà a vedere i colori.

Simbolicamente, Wim Wenders ha dedicato il film a tre angeli del cinema: i registi Yasujirō Ozu, François Truffaut, Andrej Tarkovskij. Ad ispirare il regista furono tuttavia anche i quadri di Paul Klee, l’Angelo della storia di Walter Benjamin e un brano dei The Cure che «parlava di fallen angels».

Foto di Bogdan Chilldays Plakov

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